13 Ottobre 2024
Nordio (1)

Via libera a una norma chiave per il governo Meloni – Cancellata la paura della firma per gli amministratori locali

Sì definitivo alla soppressione dell’abuso d’ufficio. La Camera ha approvato con 170 voti a favore e 77 contrari l’articolo 1 del disegno di legge Nordio con le norme di diritto penale che di fatto abroga l’articolo 323 del codice che disciplina il più classico dei reati di cui erano sinora accusati i pubblici amministratori soprattutto locali. Il voto finale su tutto il provvedimento è atteso per martedì.

Abrogazione meglio dei ritocchi
Intanto con il via libera alla cancellazione dell’abuso d’ufficio arriva al traguardo una delle misure che più hanno caratterizzato questa prima fase di politiche della giustizia del Governo Meloni. Fortemente voluta dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, l’abrogazione è stata considerata la soluzione migliore rispetto a possibili ritocchi, l’ultimo sotto il governo Conte II nell’estate del 2020 già aveva asciugato l’area della rilevanza penale in maniera assai significativa.

Poche condanne
I dati valorizzati dai sostenitori della cancellazione riportano, per esempio, nel 2021, 5418 procedimenti aperti dai quali sono discese 9 sentenze di condanna, 35 di patteggiamento, 72 di assoluzione, 28 di non doversi procedere per prescrizione, 148 decreti di archiviazione per prescrizione, 370 che hanno disposto il giudizio e 4465 pronunce che hanno sancito la fine immediata. Tanta fatica per nulla, quindi, per un reato che mette sotto scacco soprattutto gli amministratori locali inibendone le facoltà decisionali, l’ormai proverbiale “paura della firma”.

Cittadini senza tutele
E tuttavia da parte di chi si è opposto sono altri i numeri che si fanno valere. I 3.623 condannati a titolo definitivo che risultano iscritti nel casellario avranno, una volta pubblicata la legge in “Gazzetta”, titolo per farsi cancellare la condanna, per esempio. Ma poi le oltre 4.000 denunce ogni anno testimoniano anche dei tanti casi in cui i comuni cittadini ritengono di subire soprusi da parte dell’amministrazione pubblica, casi che ora rimarranno privi di tutela penale.

Lo scontro sulle norme Ue
Centrale poi, per chi contesta la scelta di Governo e maggioranza, è il dato internazionale. Poco più di un anno fa infatti la Commissione europea ha presentato il nuovo progetto di direttiva anticorruzione che prevede espressamente la conservazione di una fattispecie di reato per punire l’esecuzione o l’omissione di un atto, in violazione delle leggi, da parte di un funzionano pubblico quando ne ha ottenuto un indebito vantaggio. Nordio però pochi giorni fa, alla riunione dei ministri della Giustizia della Ue, ha annunciato di avere trovato una mediazione che riconosce come l’Italia, anche in assenza dell’abuso d’ufficio, ha un ampio arsenale di misure di contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione.

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