16 Novembre 2025
Giancarlo GIORGETTI

Il Documento programmatico di bilancio inviato all’Unione europea

Ammonta a circa 4,4 miliardi la copertura della manovra che, secondo il Documento programmatico di bilancio, deriverà nel 2026 da «misure a carico del settore finanziario e assicurativo». Si tratta dello 0,19% del Pil, percentuale che verrà replicata anche nel 2027 e che poi nel 2028 scenderà allo 0,10%. In tutto, nei tre anni di programmazione, la cifra complessiva arriva dunque a superare gli 11 miliardi di euro.

Nel Dpb contributo banche-assicurazioni non è una tantum
Il contributo previsto in manovra da banche e assicurazioni non sarà una tantum. È quanto indicato espressamente in una delle colonne della tabella del Documento programmatico di bilancio inviato alla Commissione europea. Si presuppone quindi che la misura allo studio del governo (di cui il Dpb indica solo l’impatto finanziario in termini di Pil, senza fornire altri dettagli) possa essere di carattere strutturale.

Dpb, per aumento spesa difesa ricorso a Safe per 15 miliardi
«Riguardo alla spesa in difesa, come chiarito nel Dpfp, il 29 luglio l’Italia ha già espresso l’interesse a fare ricorso allo strumento finanziario europeo SAFE (Security Action For Europe), per un ammontare pari a circa 15 miliardi. L’impegno a incrementare, in coerenza con quanto concordato a livello internazionale, il livello della spesa per la difesa e la sicurezza nazionale così come indicato nel Dpfp, per un ammontare massimo pari allo 0,5 per cento del Pil nel 2028, è stato confermato dalle risoluzioni con le quali il Parlamento ha approvato Il suddetto Documento». Lo si legge nel Documento programmatico di bilancio. «Tale aumento – si prosegue – garantirebbe il rispetto degli impegni assunti in ambito internazionale e sarebbe compatibile con il mantenimento del rapporto deficit/PIL al di sotto della soglia del 3 per cento lungo tutto l’orizzonte considerato. La valutazione sulla richiesta di attivazione della clausola di salvaguardia nazionale è rimandata a una fase successiva, tenuto anche conto dell’obiettivo di uscire dalla Procedura per Disavanzi Eccessivi».
«Al fine di favorire l’adeguamento salariale al costo della vita e rafforzare il legame tra produttività e salario nel settore privato, sono previsti specifici interventi di carattere fiscale per i lavoratori dipendenti in materia di rinnovo dei contratti e premi di risultato. Per le medesime finalità, nel settore pubblico, si prevede una misura di agevolazione fiscale sul trattamento accessorio». Si legge nel Dpb trasmesso alla Ue prima della manovra.

Famiglia
Il finanziamento della riforma sul ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare, il potenziamento per il 2026 del bonus per le lavoratrici madri con almeno 2 figli e con redditi annui sotto i 40mila euro. E poi il rifinanziamento per due anni della “Carta dedicata a te” destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Sono alcune delle misure previste in manovra per la famiglia secondo quanto indicato nel Dpb inviato all’Ue. Tra le misure anche un’estensione dell’Isee, con l’aumento della soglia per escludere la prima casa ma anche con maggiorazioni delle scale di equivalenza per i nuclei familiari con due o più figli.

Isee
Ai fini dell’accesso ad alcune prestazioni agevolate si introduce una revisione della disciplina per il calcolo dell’Isee, che interviene sul valore della casa (probabilmente 75.000 euro di valore catastale) e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro all’anno.

Irpef
La riduzione delle aliquote Irpef dal 35% al 33% prevista dalla manovra vale oltre 8 miliardi. Lo stima il Dpb che è stato trasmesso a Bruxelles e che nelle tabelle relative all’impatto delle misure quantifica il taglio Irpef nello 0,12% del Pil in ciascun anno del triennio interessato. La manovra prevede anche altre misure di riduzione del carico fiscale sul lavoro per 2 miliardi circa il primo anno e altre misure fiscali per circa 1,5 miliardi sempre nel 2026, che vanno gradualmente a ridursi. La misura centrale della nuova legge di bilancio guarda al ceto medio con un abbassamento dello scaglione Irpef dal 35 al 33%. La norma peserà 9 miliardi in tre anni. La platea dovrebbe essere quella tra i 28mila e i 50mila euro e il beneficio arriverebbe a un massimo di 440 euro l’anno.

Imprese
Torna il superammortamento per il sostegno delle imprese e per l’innovazione: il valore complessivo è di 4 miliardi di euro. Credito d’imposta nel triennio per le imprese delle Zes e rifinanziamento della Nuova Sabatini. Per il “Sostegno alle imprese e all’innovazione” la manovra prevede poco più di 7 miliardi nel triennio di orizzonte. Il Dpb quantifica nello 0,13% del Pil nel 2026, 0,10% nel 2027 e 0,08% nel 2028 l’impatto delle misure a favore delle imprese. Per quanto riguarda gli investimenti pubblici sono quotati a ’zero’ il prossimo anno, allo 0,09% del Pil quello successivo e allo 0,12% nel 2028.

Proroga stop plastic e sugar tax
Un altro anno per le imprese senza la plastic e la sugar tax Le due imposte vengono, infatti, congelate ancora per tutto il 2026.

Casa
Confermato anche per il prossimo anno al 50% il bonus ristrutturazione sulla prima casa e al 36% quello sulla seconda.

Sanità
Ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo.

Pensioni
Possibile un congelamento dell’innalzamento dell’aspettativa di vita collegata alle >pensioni e che scatta dal 2027 ma, secondo le indiscrezioni sarebbe selettivo escludendo, cioè, alcune categorie come i lavori usuranti e quelli precoci. Spunta, in alternativa, l’ipotesi dell’innalzamento di un solo mese all’anno fino al 2029.

Rottamazione
Si lavora ancora sui dettagli della pace fiscale che dovrebbe riguardare tutto l’anno 2023. L’ipotesi più accreditata resta quella di 108 rate in 9 anni, sarebbero esclusi coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi.

Banche e assicurazioni
Ammonta a circa 4,4 miliardi la copertura della manovra che, secondo il Documento programmatico di bilancio, deriverà nel 2026 da “misure a carico del settore finanziario e assicurativo”. Si tratta dello 0,19% del Pil, percentuale che verrà replicata anche nel 2027 e che poi nel 2028 scenderà allo 0,10%. In tutto, nei tre anni di programmazione, la cifra complessiva arriva dunque a superare gli 11 miliardi di euro.

A.N.D.E.
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