La mano pubblica «spinge» senza che neanche se ne accorga. Sapere dove, però, sarebbe lo scopo della «Politica»
Un tatuaggio è (quasi) per sempre. In una società dove tutto appare provvisorio. Una «pinacoteca» diffusa. Le Regioni finanziano tanti corsi di «formazione» per diventare operatori del settore. A guardarsi intorno sarebbe legittimo chiedersi: «ma con i soldi pubblici avevamo bisogno di incentivarne così tanti?», perché nel frattempo — tra le medesime comunità — si parla ormai di «carenza strutturale» di professionalità diverse. Serve uno sguardo lungo.
Intanto la Germania e la Regione Trentino-Alto Adige hanno scelto di versare contributi a ogni nato nel 2025 in un fondo che cresce negli anni, 1.100 euro, come forma di «educazione finanziaria», di «spinta gentile», per dirla col premio Nobel per l’economia Richard Thaler. «Nudge», ovvero indirizzare verso scelte che andranno nel proprio interesse o per il bene della collettività. Questi «pungoli» agiscono sull’«architettura» al pari dei divieti. Prima del 1969 le università erano inaccessibili agli studenti degli istituti tecnici e professionali. Ma, per ragioni controverse, il contesto in cui vengono prese le decisioni non è realmente libero neanche oggi.
L’economia comportamentale, legata alla finanza, alla salute, o alla previdenza, appunto, gioca una parte. Sia quando indirizza sia quando affida al caso, «ai punti di partenza dei ragazzi e le ragazze». La mano pubblica «spinge» senza che neanche se ne accorga. Sapere dove, però, sarebbe lo scopo della «Politica».
