1 Novembre 2024

Dalla scuola alla famiglia: uno dei problemi dei giovani è la dispersione culturale,  della quale poco si parla nonostante rappresenti un pericolo maggiore essendo relativa alla ormai accertata inadeguatezza delle competenze di base dei nostri studenti , verso i quali si è più propensi alla condiscendenza che al rigore

Due apparenti aporie caratterizzano il fenomeno del disagio giovanile. La prima è che gli adolescenti pur essendo più connessi attraverso l’uso delle nuove tecnologie, innanzitutto il cellulare ed il computer, vivono una condizione di profonda solitudine dovuta in molti casi alla mancanza di un modello familiare ben delineato, restando in tal modo esposti alla influenza degli stili di vita proposti dai media. L’altra è che pur essendo aumentata la natura della violenza, il numero dei reati commessi dagli adolescenti non è cresciuto. Elementi verosimilmente marginali che tuttavia confermano la centralità e la gravità della problematica sia per l’aspetto della criminalità che, più in generale, per quello sociale, al punto che non risulta eccessivo considerarla una vera e propria emergenza.
Le cause del fenomeno, certamente acuito dalla pandemia, sono composite benché tra le più rilevanti vengono annoverate la mancanza di capacità educativa da parte dei genitori, i quali attraverso una maggiore tolleranza delle trasgressioni hanno nel tempo eroso la loro autorevolezza e autorità verso i figli, e la dispersione scolastica. È chiaro quindi che le soluzioni o comunque le iniziative da assumere devono riguardare in primo luogo la famiglia e la scuola. Per quanto concerne la prima, è ineludibile delineare delle adeguate politiche di sostegno dello svolgimento del ruolo genitoriale poiché, per le ragioni già dette, non è dato di dubitare che per educare i figli bisogna iniziare dai genitori. Per quanto attiene alla scuola è utile assumere consapevolezza che la condizione educativa influisce in modo decisivo sul disagio sociale e che una forte insidia è rappresentata dalla dispersione scolastica, l’allontanamento dei giovani dal percorso formativo. Ma anche dalla dispersione culturale della quale poco si parla nonostante rappresenti un pericolo maggiore essendo relativa alla ormai accertata inadeguatezza delle competenze di base dei nostri studenti , verso i quali si è più propensi alla condiscendenza che al rigore.

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