16 Novembre 2025

La commissione Affari giuridici ha approvato gli emendamenti alla direttiva sulla due diligence. Il testo dovrà ora passare al voto della plenaria

Primo via libera del Parlamento Ue a regole meno stringenti per le imprese in materia di sostenibilità ambientale e sociale. Con 17 voti favorevoli, 6 contrari e 2 astensioni, la commissione Affari giuridici ha approvato gli emendamenti alla direttiva sulla due diligence, gli eurodeputati propongono di limitare gli obblighi di rendicontazione alle aziende con oltre 1.000 dipendenti e un fatturato netto annuo superiore a 450 milioni di euro. L’ok è arrivato dopo l’intesa politica tra Ppe, Socialisti e Liberali che tuttavia ha provocato forti tensioni, culminate nelle dimissioni della negoziatrice socialista, l’olandese Lara Wolters. Il testo dovrà ora passare al voto della plenaria prima dell’avvio dei negoziati finali con i Paesi Ue.
“Rendiamo le cose più semplici. Portiamo stabilità. Aumentiamo la competitività. La decisione odierna dei deputati della JURI rappresenta un altro passo verso la semplificazione per le imprese nel rispettare i requisiti di rendicontazione sulla sostenibilità e di due diligence. Questo è il modo in cui il Parlamento europeo agisce: rimuovendo gli ostacoli alla crescita nell’industria europea”, scrive la presidente Roberta Metsola.
Riduzione della rendicontazione sociale e ambientale. La Commissione aveva originariamente proposto di ridurre dell’80% il numero di aziende tenute a redigere la rendicontazione sociale e ambientale, mentre i deputati vogliono ridurre ulteriormente l’ambito di applicazione per includere solo le aziende con una media di oltre 1.000 dipendenti e un fatturato netto annuo superiore a 450 milioni di euro. Ciò si applicherebbe anche alla rendicontazione di sostenibilità ai sensi delle norme tassonomiche (ovvero una classificazione degli investimenti sostenibili).
Per le aziende non più soggette alle norme, la rendicontazione sarebbe volontaria, in linea con gli orientamenti della Commissione. Per impedire alle grandi aziende di trasferire i propri obblighi di rendicontazione ai partner commerciali più piccoli, questi ultimi non sarebbero autorizzati a richiedere informazioni che vadano oltre gli standard volontari. Anche la rendicontazione settoriale diventerebbe volontaria e gli standard esistenti in materia di rendicontazione di sostenibilità sarebbero ulteriormente semplificati, concentrandosi sulle informazioni quantitative e sulla riduzione degli oneri amministrativi e finanziari.
Due diligence solo per le grandi aziende e nessuna responsabilità UE. Secondo i deputati, le norme sulla due diligence che impongono alle aziende di prevenire e limitare il loro impatto negativo sui diritti umani e sull’ambiente dovrebbero applicarsi solo alle grandi imprese dell’UE con più di 5.000 dipendenti e un fatturato netto annuo superiore a 1,5 miliardi di euro, e alle imprese straniere con un fatturato netto nell’UE superiore alla stessa soglia.
Invece di chiedere sistematicamente ai partner commerciali le informazioni necessarie per le loro valutazioni di due diligence, i deputati chiedono che queste grandi aziende adottino un approccio basato sul rischio, richiedendo le informazioni necessarie solo in presenza di una prospettiva plausibile di un impatto negativo sulle attività dei partner commerciali. Nel caso di aziende al di fuori dell’ambito di applicazione delle norme, ciò sarebbe possibile solo come ultima risorsa. Le aziende sarebbero comunque tenute a preparare un piano di transizione che allinei la loro strategia a un’economia sostenibile e all’accordo di Parigi.
Le imprese dovrebbero essere responsabili per i danni causati da violazioni degli obblighi di due diligence ai sensi del diritto nazionale, piuttosto che a livello UE. L’importo massimo della sanzione per le aziende che violano le norme resterebbe al 5% del
Se il Parlamento dovesse approvare il mandato della commissione nella prossima sessione plenaria, i deputati e i governi dell’UE dovrebbero avviare i negoziati sul testo definitivo della legislazione il 24 ottobre.

A.N.D.E.
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