Washington sospende la fornitura di alcune armi a Kiev
Mosca è “pronta a proseguire il processo negoziale” con Kiev ma non rinuncerà ai suoi obiettivi in Ucraina. È questo che Putin ha detto a Trump in una nuova telefonata, durata circa un’ora, la sesta da quando il tycoon è tornato alla Casa Bianca quest’anno per il secondo mandato da presidente.
Mosca, inoltre, vuole che qualsiasi accordo di pace futuro preveda l’abbandono da parte dell’Ucraina della sua intenzione di adesione alla Nato e il riconoscimento delle conquiste territoriali della Russia.
La sospensione della fornitura di alcune armi da Washington all’Ucraina è un duro colpo per Kiev. Secondo quanto riferito da fonti, fra le armi bloccate ci sono missili per la difesa aerea e artiglieria a guida di precisione. E il Wall Street Journal ha riferito che sono state bloccate anche armi Usa che erano già state inviate e si trovavano in Polonia, dirette in Ucraina, fra cui una ventina di missili PAC-3 Patriot, di sistemi di difesa aerea Stinger, missili aria-terra Hellfire e 90 missili aria-aria AIM destinati all’uso con i caccia F-16.
Intanto, dal campo, giunge notizia che il vice comandante della Marina russa, Mikhail Gudkov, è stato ucciso nella regione russa di Kursk. La notizia è stata confermata dall’esercito russo e per Mosca si tratta di una delle perdite di più alto profilo dall’inizio della guerra.
00:50 – Trump: “Nessun progresso con Putin, non sono contento”
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di non aver fatto “alcun progresso” con la controparte russa Vladimir Putin per quanto riguarda un cessate il fuoco in Ucraina, dopo la conversazione telefonica di oggi tra i due leader. “No, non ho fatto alcun progresso con lui”, ha detto Trump ai giornalisti quando gli è stato chiesto se ci si fosse avvicinati a un accordo per porre fine all’invasione russa, aggiungendo di “non essere contento” della guerra in corso.
