Il testo prevede un meccanismo multilaterale per la condivisione rapida e sistematica dei patogeni e dei benefici derivanti dal loro utilizzo

Approccio integrato One Health, rafforzamento dei sistemi sanitari nazionali, promozione della produzione locale di vaccini e strumenti medici, creazione di un sistema multilaterale di accesso e condivisione dei patogeni e dei benefici (Pabs), e istituzione di una rete globale di logistica e approvvigionamento gestita dall’Oms. E poi ancora la creazione di una rete globale per le forniture sanitarie, un meccanismo di condivisione equa dei benefici derivanti dall’uso di agenti patogeni e l’impegno per una produzione locale sostenibile di strumenti sanitari essenziali. Senza dimenticare la lotta alla disinformazione e alla sfiducia nei confronti delle istituzioni e della scienza. Sono le linee del nuovo Accordo pandemico globale dell’Oms.

1. Un nuovo patto globale per le pandemie
Dopo la lezione del Covid, l’Assemblea Mondiale della Sanità ha approvato il nuovo Accordo pandemico globale dell’Oms, frutto di un lavoro avviato nel 2021. Il trattato – che si articola in 35 articoli e richiede ancora la ratifica formale – stabilisce un quadro giuridico vincolante per prevenire, prepararsi e rispondere in modo coordinato alle pandemie. L’Italia si è astenuta, insieme ad altri dieci Paesi, per tutelare il principio di sovranità nazionale, richiesta esplicitamente avanzata nel corso dei negoziati. L’astensione è stata motivata anche in via precauzionale, in attesa del completamento dell’iter tecnico-giuridico.

2. Equità, scienza e trasparenza: i pilastri del trattato
Il documento si fonda sui principi di equità, solidarietà e trasparenza. Stabilisce che le decisioni in materia di salute pubblica, in contesto pandemico, debbano basarsi sui migliori dati scientifici disponibili. I Paesi aderenti dovranno rafforzare i propri sistemi sanitari, potenziare la prevenzione delle malattie infettive emergenti e riemergenti, migliorare le capacità di sorveglianza, e garantire una gestione sicura dei rischi biologici in laboratorio. Centrale anche il richiamo all’approccio integrato One Health, che considera la connessione tra salute umana, animale e ambientale.

3. Produzione locale, accesso equo, logistica globale
Uno degli obiettivi principali del piano è garantire una produzione locale e sostenibile di vaccini, terapie e dispositivi medici. I Paesi sono invitati a ridurre il divario tra domanda e offerta in caso di emergenza sanitaria, assicurando una distribuzione più equa sul piano geografico. Centrale anche il tema del trasferimento tecnologico, da attuare attraverso licenze, incentivi, fondi e accordi di capacity building. L’OMS istituirà una rete globale di approvvigionamento e logistica (Gscl), per garantire accesso tempestivo e paritario ai prodotti sanitari in tutto il mondo.

4. Sistema PABS e lotta alla disinformazione
Il testo introduce il Pathogen Access and Benefit Sharing System (PABS), un meccanismo multilaterale per la condivisione rapida e sistematica dei patogeni e dei benefici derivanti dal loro utilizzo. Le aziende che aderiranno all’accordo dovranno garantire all’Oms, in caso di pandemia, un accesso immediato ad almeno il 20% della loro produzione (10% in forma di donazione, il resto a prezzo calmierato). Si punta inoltre a contrastare la disinformazione e la sfiducia verso le istituzioni e la scienza, riconoscendo il ruolo decisivo della comunicazione nella gestione delle crisi sanitarie globali.

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