Indagine ToGet4U su dati Cnel: «nel settore ancora molta opacità e difficoltà nel recruiting»
La buona notizia è che cresce il numero degli occupati in Italia nel mondo degli eventi, così colpito negli anni della pandemia. La cattiva notizie è che non sempre si tratta di un’occupazione di qualità, ma sembra prevalere ancora una certa opacità nel settore.
A dirlo è un’indagine realizzata da ToGet4U – piattaforma digitale specializzata nel matching tra professionisti qualificati e organizzatori di eventi – a partire dai dati dell’ultimo Rapporto sul mercato del lavoro del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), in cui si registra un aumento del 35% nell’utilizzo di contratti non standard (ovvero tutte le forme di impiego occasionale diverse dal contratto a tempo indeterminato, full time) tra i lavoratori under 30.
Contratti brevi o saltuari: i settori interessati
I settori con maggiore incidenza di contratti brevi, saltuari o a chiamata sono turismo, ristorazione, spettacolo ed eventi. I giovani, spiegano da ToGet4U sono quelli più esposti, «spesso con compensi bassi (sotto la soglia dei 9 euro l’ora lordi) e più frequentemente privi di tutele contrattuali». Inoltre, le agenzie svolgono un ruolo di intermediazione molte volte «inadeguato e opaco, che porta lo sfruttamento dei lavoratori e forti ritardi nei pagamenti».
Dall’altro lato, i committenti – aziende, agenzie e organizzatori di eventi – si trovano a fare i conti con le conseguenze di un circolo vizioso strutturale nel settore. Il turnover è altissimo, i lavoratori sono poco motivati e mancano contratti vincolanti o collaborazione stabili, anche a causa di una pianificazione da parte delle aziende sempre più last minute. Di conseguenza, in un contesto dove i tempi organizzativi sono sempre più stretti e i margini economici ridotti, si tende a privilegiare la quantità rispetto alla qualità, con il rischio di selezionare personale impreparato o poco adatto.
Reclutamento: limiti e nodi da sciogliere
Anche la mancanza di strumenti centralizzati e affidabili per il reclutamento complica la situazione: molti database sono obsoleti o non aggiornati, e i rapporti vengono gestiti in modo informale, senza chiarezza sulle responsabilità tra agenzia, lavoratore e cliente finale. In tutto questo, il personale degli eventi viene percepito come una manodopera temporanea, senza reale valorizzazione o incentivi alla qualità, impattando direttamente anche l’immagine e l’efficacia dell’evento stesso.Proprio nella direzione di rendere più efficace e moderno il sistema di reclutamento nel settore, nel 2021 è nata a Torino ToGet4U, che oggi conta oltre 30mila risorse registrate in Italia e, nel 2024, aveva all’attivo oltre 3mila eventi dall’inizio dell’attività. L’obiettivo della piattaforme è «semplificare il processo di selezione e gestione del personale, sfruttando tutti i vantaggi di una piattaforma digitale che garantisce un processo veloce, intuitivo e una riduzione di costi superflui».