Almeno cinque vittime al campo di Bureij
Salgono ad almeno trentuno le persone uccise a seguito degli attacchi israeliani nelle ultime ore contro la Striscia di Gaza. Lo riporta l’emittente televisiva Al Jazeera sul suo sito. L’esercito israeliano continua da giorni a portare avanti i suoi attacchi. L’ultimo è stato sferrato contro il campo profughi di Bureij, dove cinque persone sono state uccise. Secondo una fonte medica, i morti sarebbero almeno sette.
Le parole di Trump
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rivelato di aver appreso di recente che a Gaza ci sono meno di 24 ostaggi ancora vivi: “Su 59, 24 erano ancora in vita, e ora capisco che non è nemmeno questo il numero”, ha detto durante un evento della Giornata nazionale di preghiera alla Casa Bianca. Per mesi, Israele ha affermato di ritenere che 24 dei 59 ostaggi siano vivi, tre giorni fa la moglie del primo ministro Benyamin Netanyahu, Sara, lo ha interrotto durante un evento pubblico per affermare che il numero era inferiore a quello ufficiale. Il premier ha ribattuto che ci sono “fino a 24” ostaggi vivi.
Il fronte siriano
Intanto questa mattina il primo ministro Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno rilasciato una dichiarazione congiunta confermando che Israele ha attaccato un obiettivo vicino al palazzo presidenziale a Damasco: “Questo è un messaggio chiaro al regime siriano. Non permetteremo alle truppe siriane di spostarsi a sud di Damasco o di rappresentare una minaccia per la comunità drusa”. L’Idf fa sapere che gli aerei israeliani hanno lanciato attacchi nei pressi della residenza ufficiale del leader siriano Ahmad al-Sharaa nella capitale.