Trasformare la questione della cittadinanza italiana in una bandiera referendaria è stato un errore da principianti
I diritti delle minoranze sono importanti, le ansie della maggioranza diventano fondamentali. La destra lo ha capito, la sinistra non ancora.
Fondamentali non è un aggettivo scelto a caso: vuol dire che ci si può costruire sopra qualcosa. Ci sono costruzioni doverose e costruzioni pericolose. Rispondere ai timori dell’elettorato è giusto, ed è compito della politica; creare ad arte questi timori è, invece, scorretto e rischioso. Donald Trump, purtroppo, ne ha fatto un’arte.
E i progressisti, davanti a tutto ciò, cosa fanno? Guardano. E si lamentano.
Studiare una strada verso la vittoria non vuol dire snaturarsi o umiliarsi. Vuol dire provare a capire quali sono le aspettative degli elettori. Cosa sognano, cosa temono, cosa faticano a capire?
Se la maggioranza del mio elettorato potenziale ha stipendi bassi, soffre per le carenze del servizio sanitario, odia la guerra e teme un’immigrazione incontrollata, che faccio? Parlo solo di questioni di genere e diritti delle minoranze? Certo, posso farlo. Ma poi l’elettorato si irrita, e io perdo le elezioni.
I recenti referedum sono un esempio di questa disconnessione. Chi scrive è d’accordo: dieci anni (che diventano almeno dodici) sono troppi per ottenere la cittadinanza italiana. Ma trasformare la questione in una bandiera refendaria è stato un errore da principianti. Molti hanno pensato, stuzzicati gioiosamente dalla destra: «Vi preoccupate per i nuovi arrivati. E a noi, nati e cresciuti qui, quando ci pensate?». La destra di oggi – a differenza di quella di ieri, severa e pedagogica – sa che l’elettore va rassicurato, corteggiato, blandito, perdonato dei peccati, anche di quelli che non ha ancora commesso (è la lezione di Silvio Berlusconi, il protopopulista).
Spesso eccede: nella versione trumpiana, l’elettore viene esaltato e santificato. È un trucco per portarlo dalla propria parte. Altrimenti come si possono convincere i poveri ad applaudire i tagli fiscali ai ricchi?
La sinistra non deve imbrogliare l’elettorato, ma non può neppure passare il tempo a sgridarlo. Deve dire – semplicemente – che propone.
Qualcuno di voi ha capito cosa intende fare la multicolore opposizione italiana in materia di redditi, sanità, immigrazione, difesa? Se la risposta prende più di due minuti, è la risposta sbagliata.