Secondo quanto denuncia l’operatore umanitario, gli attacchi israeliani stanno colpendo anche le loro case da quando, questa mattina, è iniziata l’offensiva di terra a Deir al Balah: “Il governo italiano intervenga subito”. Per il ministero della Salute di Gaza, ci sono stati 134 morti nelle ultime 24 ore
L’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite torna a criticare Israele per l’operazione a Gaza, definendo “devastante” l’ordine di evacuare il centro di Gaza. L’Onu e le ong segnalano regolarmente il rischio di carestia nella Striscia assediata da Israele dopo oltre 21 mesi di conflitto. La Protezione civile palestinese ha affermato che nella giornata di domenica le forze armate israeliane hanno sparato sulle persone che cercavano di recuperare gli aiuti umanitari nel piccolo territorio, uccidendo quasi cento persone. L’Idf ha smentito, parlando solo di “colpi di avvertimento sparati per allontanare una minaccia immediata che gravava” sull’Idf.
13:54 – Giudetti (Oms): “A Deir el Balah i bombardamenti israeliani colpiscono anche la zona demilitarizzata. Rischiamo di morire. Il governo italiano intervenga subito”
I bombardamenti israeliani di queste ore stanno colpendo anche la zona demilitarizzata dove si trovano gli edifici delle nazioni unite. Lo denunciano gli operatori umanitari nell’area. Le bombe hanno colpito anche una delle loro case, nonostante le coordinate dell’intera zona siano ben note all’Idf. “Le bombe cadono anche a trenta metri da qui. Rischiamo di morire tutti” dice Gennaro Giudetti dell’Oms da Deir el Balah: “Il governo italiano intervenga subito”.
13:37 – Ministero della Sanità, a Gaza nelle ultime 24 ore 134 morti e 1.155 feriti. Superati i 59 mila morti dall’inizio delle operazioni israeliane nella Striscia
È di 134 palestinesi uccisi e 1.155 feriti dal fuoco israeliano il bilancio delle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza. È quanto risulta dai dati aggiornati diffusi dal ministero della Sanità di Gaza, che portano il bilancio complessivo nella Striscia dall’inizio della guerra a 59.029 morti e 142.135 feriti.
13:00 – Abu Mazen ha chiamato al telefono Papa Leone
Come fa sapere la Sala stampa vaticana, questa mattina Papa Leone XIV ha ricevuto una telefonata da Mahmud Abbas, conosciuto anche come Abu Mazen, il presidente dell’Olp, l’Organizzazione per la liberazione della Palestina e dell’Autorità nazionale palestinese. Hanno parlato dei recenti sviluppi del conflitto nella Striscia di Gaza e delle violenze in Cisgiordania. Nel corso della conversazione telefonica, il Pontefice ha rinnovato l’appello al pieno rispetto del Diritto Internazionale Umanitario, sottolineando l’obbligo di proteggere i civili e i luoghi sacri e il divieto dell’uso indiscriminato della forza e del trasferimento forzato della popolazione. Considerata la drammatica situazione umanitaria, si è enfatizzata l’urgenza di prestare soccorso a chi è maggiormente esposto alle conseguenze del conflitto e di permettere l’ingresso adeguato di aiuti umanitari. Infine, il Papa ha ricordato la fausta ricorrenza del decimo anniversario dell’Accordo Globale tra la Santa Sede e lo Stato di Palestina, firmato il 26 giugno 2015 ed entrato in vigore il 2 gennaio 2016.
12:07 – L’Iran accusa l’Ue del fallimento degli accordi sul nucleare del 2015
Teheran ha accusato le potenze europee del fallimento dell’accordo sul nucleare del 2015, sostiene che hanno violato gli impegni presi in vista della ripresa dei colloqui a Istanbul con Gran Bretagna, Francia e Germania.
11:59 – Fonti mediche, 27 palestinesi uccisi dagli attacchi israeliani
Sono saliti ad almeno 27 i palestinesi uccisi negli attacchi dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera. Tra le vittime si sono quattro persone che erano alla ricerca di aiuti.
11:42 – Media, almeno 8 morti nell’offensiva di terra di Deir Al-Balah
È di almeno 8 morti il bilancio delle vittime palestinesi a Deir Al-Balah dopo che i carri armati israeliani sono entrati nella città, nella Striscia di Gaza centrale, in quella che è la prima incursione di terra dell’Idf nell’area. L’esercito israeliano ritiene che alcuni degli ostaggi possano essere trattenuti da Hamas a Deir Al-Balah. Nel raid israeliano sono state colpite otto case e tre moschee nella zona
11:30 – Almeno 17 i palestinesi uccisi dall’alba, dagli attacchi israeliani a Gaza
Dall’alba, almeno 17 palestinesi sono stati uccisi in attacchi israeliani in tutta Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera. Tra le vittime, tre persone sono state uccise dai bombardamenti israeliani a Deir el-Balahe nel campo di Bureij, nella Striscia di Gaza centrale.
11:13 – Iran, domani incontro con Russia e Cina sul nucleare
Domani l’Iran terrà un incontro trilaterale con la Russia e la Cina sul programma nucleare di Teheran. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmaeil Baghaei. Durante l’incontro si parlerà anche dl meccanismo di “snapback” delle Nazioni Unite, ovvero gli sforzi volti a reimporre sanzioni internazionali all’Iran.
11:11 – Onu, quasi 100 mila gli sfollati a Sweida, in Siria
Sono quasi 100mila i civili sfollati nel sud della Siria a causa dei sanguinosi scontri armati verificatisi dal 13 al 19 luglio nella regione meridionale di Sweida. Lo riferisce l’Ufficio Onu per il coordinamento umanitario (Ocha), secondo cui la maggior parte dei 93mila sfollati proviene dai distretti all’interno della stessa regione di Sweida. Stamani sono cominciati gli scambi di popolazione tra drusi e beduini dopo l’entrata in vigore nelle ultime ore del cessate il fuoco. “La situazione umanitaria nella regione meridionale siriana di Sweida è molto grave”, ha aggiunto l’Ufficio Onu per il coordinamento umanitario, secondo cui “gli ospedali e i centri sanitari risultano completamente fuori servizio”.
11:06 – Media, almeno 19 persone morte di fame a Gaza in 24 ore
Almeno 19 palestinesi sono morti di fame nelle ultime 24 ore a Gaza. Lo afferma alla Bbc un funzionario del ministero della Salute guidato da Hamas. Il dottor Khalil al-Daqran, portavoce dell’ospedale al-Aqsa di Deir al-Balah, ha detto all’emittente britannica che la situazione negli ospedali di Gaza è diventata critica. “Diciannove persone, tra cui bambini, sono morte di fame”, ha raccontato, “gli ospedali non possono più fornire cibo ai pazienti o al personale, molti dei quali non sono fisicamente in grado di continuare a lavorare a causa della fame estrema”.
10:43 – Katz: “Il destino dello Yemen sarà lo stesso di Teheran”
Il destino dello Yemen sarà lo stesso di Teheran”. Così ha affermato in una nota il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz. “Gli Houthi pagheranno un prezzo elevato per aver lanciato missili contro lo Stato di Israele. Continueremo ad agire in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo per difendere lo Stato di Israele”, ha aggiunto. Katz ha confermato che le Forze di Difesa del Paese stanno colpendo “obiettivi terroristici del regime terroristico Houthi presso il porto di Hodeida e stanno reprimendo con forza qualsiasi tentativo di ripristinare l’infrastruttura terroristica attaccata in precedenza”
10:41 – Idf, colpiti obiettivi militari Houthi in Yemen
L’Esercito israeliano ha colpito e smantellato infrastrutture militari appartenenti al regime terroristico Houthi nel porto di Hudaydah”, in Yemen: lo ha reso noto l’Idf su Telegram. “Tra le infrastrutture militari colpite vi erano veicoli ingegneristici utilizzati per ristabilire l’infrastruttura del porto, contenitori di carburante, navi militari utilizzate per attività militari e di attacco contro lo Stato di Israele e navi nella zona marittima adiacente al porto, e ulteriori infrastrutture del terrore utilizzate dal regime terroristico Houthi”, si legge in un comunicato stampa.
10:20 – A Deir al-Balah l’assalto dell’Idf è anche aereo
Le forze israeliane hanno lanciato un assalto aereo e terrestre alla città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia Gaza, riporta la Bbc. L’operazione è iniziata nelle prime ore di oggi, poche ore dopo che l’Idf aveva emesso un avviso di evacuazione per i residenti di 6 isolati residenziali nella parte sud-occidentale della città. La zona è popolata da migliaia di sfollati provenienti da Rafah e Khan Younis, nel sud di Gaza. Giornalisti locali hanno riferito alla Bbc che i carri armati e i veicoli militari israeliani si sono spinti in città dal checkpoint di Kisufim sotto la copertura dell’artiglieria pesante e dei caccia.
10:03 – L’idf ha iniziato l’offensiva di terra a Deir al- Balah
Le forze israeliane hanno lanciato un’offensiva via terra e via aria nella città diDeir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, provocando nuove ondate di sfollamenti tra i civili. I giornalisti locali hanno riferito alla Bbc che i carri armati e i veicoli militari israeliani sono entrati in città dal posto di blocco di Kisufim sotto la copertura aerea e di artiglieria pesante. Decine di granate avrebbero colpito i quartieri di Abu al-‘Ajin e Hikr al-Jami, mentre le forze di terra avanzavano. Secondo quanto riporta l’emittente britannica, l’operazione è iniziata questa mattina, poche ore dopo che l’esercito israeliano aveva diramato avvisi di evacuazione ai residenti di sei isolati residenziali nella parte sud-occidentale della città. Deir al-Balah è attualmente piena di migliaia di sfollati provenienti da Rafah e Khan Younis. I filmati condivisi sui social mostrano lampi di esplosioni e il rumore di spari continui mentre le truppe israeliane avanzano.
09:04 – Media, l’Egitto chiede agli Usa di fare pressione su Israele per l’ingresso degli aiuti a Gaza
L’Egitto ha chiesto agli Stati Uniti di esercitare la loro pressione su Israele in modo da costringerlo a permettere l’ingresso di una quantità maggiore di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, dove la crisi umanitaria continua a peggiorare. Lo scrive il quotidiano libanese Al-Akhbar, vicino a Hezbollah. Gli Stati Uniti non hanno ancora risposto alla richiesta egiziana, precisa il giornale.
09:03 – Siria, è iniziata l’evacuazione di Sweida
Il ministero dell’Interno siriano ha raggiunto un accordo per evacuare i civili dalla provincia di Sweida, nel sud del Paese, a causa della situazione di sicurezza in corso, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa statale Sana. L’evacuazione delle famiglie beduine trattenute nella città di Sweida è iniziata questa mattina.
09:02 – Media, i ministri di Shas si sono dimessi ma non vogliono lasciare il controllo dei ministeri
Il partito ultra-ortodosso Shas, i cui ministri si sono dimessi dal governo la scorsa settimana a causa della questione della coscrizione degli Haredi, sta tentando di mantenere il controllo di fatto dei ministeri che ha guidato finora.
Secondo l’emittente pubblica Kan, il partito si oppone all’assunzione dei portafogli ministeriali da parte del ministro del TurismoHaim Katz del Likud, temendo che possa estromettere i burocrati dello Shas.
09:00 – Sindacato dei giornalisti palestinesi, tre reporter aggrediti da Hamas a Gaza
Il Sindacato dei Giornalisti Palestinesi, un ente non governativo affiliato all’Autorità Nazionale Palestinese, ha denunciato gli abusi subiti da tre giornalisti che a Gaza sono stati aggrediti da agenti dell’unità “Sahm” di Hamas, responsabile del mantenimento dell’ordine pubblico nella Striscia, e dal dipartimento investigativo della polizia del gruppo terroristico. Secondo il sindacato, i giornalisti – Khaled Shaat, che lavora per l’agenzia di stampa Shaat e per la radio giordana Al-Hayat; Mohammed Salama, fotografo di Al Jazeera; e Abdullah Al-Attar, corrispondente dell’agenzia turca Anadolu – sono stati aggrediti da agenti di Hamas nell’ospedale Nasser di Khan Younis mentre erano in servizio. “Aggredire i giornalisti e impedire loro di svolgere il loro lavoro è un comportamento riprovevole e inaccettabile”, afferma l’organizzazione.
08:58 – Media, Hamas dovrebbe accettare a breve l’accordo per la tregua
Hamas ha interesse a raggiungere un accordo che porti a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e al rilascio degli ostaggi. Per cui il gruppo dovrebbe accettare a breve, in toto o almeno in parte, l’ultima proposta presentata dai mediatori nel fine settimana. Lo riferiscono fonti politiche israeliane citate dal quotidiano Haaretz. L’ultima bozza include concessioni israeliane in merito al dispiegamento di truppe durante un cessate il fuoco di 60 giorni, anche lungo il corridoio di Morag.
08:35 – Media, c’è un piano delll’Idf per “prendere il controllo di Gaza”
Il capo di stato maggiore delle Idf, il tenente generaleEyal Zamir, ha elaborato un piano per intensificare ulteriormente le operazioni militari contro Hamas. Lo riporta l’emittente Channel 12 citando fonti a conoscenza della proposta secondo cui si tratta di un “piano per prendere il controllo di Gaza”. Il servizio afferma che il piano è un’alternativa alla controversa “città umanitaria” di Rafah promossa dal primo ministro Benjamin Netanyahu, a cui Zamir si oppone, e verrebbe attuato se i colloqui per il rilascio degli ostaggi fallissero o in caso di tregua se non si raggiungesse un accordo per porre fine alla guerra dopo il cessate il fuoco di 60 giorni. Secondo quanto riferito, la proposta prevede che le Idf catturino e mantengano il controllo su un territorio molto più ampio nella Striscia di Gaza rispetto a quello attualmente in loro possesso, mentre l’esercito conquisterà gradualmente più terreno ogni giorno per mostrare a Hamas cosa sta perdendo. Il quotidiano Israel Hayom scrive che il piano di Zamir prevede che l’esercito accerchi la maggior parte delle zone di Gaza, non che prenda il controllo dell’intera enclave. Il quotidiano riporta anche che Netanyahu ha impedito a Zamir di presentare la proposta al gabinetto di sicurezza e a un gruppo più ristretto di ministri di deliberare sulla proposta.
05:44 – Le famiglie degli ostaggi criticano la nuova evacuazione a Gaza
Cresce l’opposizione interna in Israele alla strategia militare di Netanyahu. Le famiglie degli ostaggi, che rappresentano una delle voci più autorevoli nel dibattito pubblico israeliano, criticano apertamente l’espansione delle operazioni militari e chiedono spiegazioni sui reali obiettivi in Gaza centrale. Le manifestazioni di massa a Tel Aviv, con decine di migliaia di partecipanti che marciano verso l’ambasciata americana, dimostrano come l’opinione pubblica israeliana sia sempre più orientata verso una soluzione negoziale piuttosto che militare.
02:10 – Le ultime 24 ore a Gaza? Nuova strage del pane ieri, almeno 80 morti
L’ennesima strage di palestinesi in fila per gli aiuti conferma che il sistema di distribuzione imposto dagli israeliani nella Striscia, con l’aiuto americano, non sta funzionando ed è diventato una trappola mortale. Ieri almeno 80 persone, secondo il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas, sono rimaste uccise mentre cercavano di avvicinarsi al valico di Zikim, nel nord, da dove sarebbero dovuti entrare 25 camion con gli aiuti » continua a leggere
00:52 – Iran: “I colloqui con gli europei venerdì 25 a Istanbul”
Un portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha annunciato che venerdì 25 luglio a Istanbul si terranno i negoziati sul nucleare fra Teheran e la troika europea formata da Germania, Francia e Regno Unito, il cosiddetto E3. Lo riportano l’agenzia russa Tass e quella turca Anadolu. “L’incontro tra Iran, Gran Bretagna, Francia e Germaniaavrà luogo a livello di viceministri degli esteri”, ha dichiarato Esmaeil Baghaei, citato dai media statali iraniani.
00:48 – L’Onu: “Devastante l’ordine di evacuare il centro di Gaza”
“L’ordine militare israeliano che impone ai residenti e agli sfollati nella zona di Deir el-Balah, a Gaza, di spostarsi verso sud ha inferto “un altro colpo devastante” agli sforzi umanitari nel territorio devastato dalla guerra. Lo afferma l’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite OCHA. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari “avverte che l’ordine di sfollamento di massa emesso oggi dall’esercito israeliano ha inferto un altro colpo devastante alle già fragili linee di approvvigionamento che mantengono in vita la popolazione della Striscia di Gaza”, si legge in una nota.