Già nel 2030, negli Stati Uniti due terzi della ricchezza sarà proprietà femminile, secondo la società di consulenza McKinsey: un protagonismo sociale delle donne molto maggiore di oggi. Certo, l’eredità non è un meccanismo per distribuire diffusamente nella società la ricchezza, a parte i casi di miliardari che costituiscono fondazioni con scopi benefici
Nei prossimi due decenni, avverrà il maggiore trasferimento intergenerazionale di ricchezza mai registrato. E, da ora alla metà del secolo, saranno le donne a ereditare la maggior parte delle ricchezze in movimento. È un fenomeno che promette di produrre cambiamenti non solo nelle finanze personali di milioni di persone ma anche dal punto di vista sociale. Si tratta del passaggio alle cosiddette generazioni Millenial e Generazione Z di denaro, investimenti, case, opere d’arte, gioielli, vini eccetera accumulati in decenni dai Baby Boomers, dai nati tra il 1946 e il 1964, il vasto gruppo di persone che, in Occidente, ha vissuto anni di boom economico e di conseguente accumulazione. Le stime sulla portata del Grande Trasferimento di Ricchezza variano ma certamente si tratta di ben oltre i centomila miliardi di dollari, probabilmente 120-130 mila nel prossimo venticinquennio. Solo negli Stati Uniti, si calcola che supererà abbondantemente gli 80 mila miliardi. Secondo i calcoli di Kay Hope, analista di Bank of America Global Research, le donne riceveranno il 70% dei 124 mila miliardi che, calcola, passeranno di mano entro il 2048. Precisamente, 54 mila miliardi andranno al partner che è sopravvissuto: il 95% di questi sono donne. Altri 47 mila miliardi saranno ereditati da generazioni femminili più giovani.
Le donne controlleranno grandi patrimoni come mai prima nella storia. Si tratta di un risultato che ha ragioni storiche e sociali: durante il periodo coloniale, quando ricchezze cospicue sono state create nei Paesi europei, leggi, regole e usi tenevano il sesso femminile lontano dall’eredità. Oggi non è più così e il frutto delle ricchezze create durante anni di straordinaria crescita economica postbellica passa in eredità a maschi e femmine su base egualitaria. Le conseguenze possono essere molto rilevanti. Da una parte, sempre più donne saranno alla guida di scelte imprenditoriali e finanziarie di grande portata: già nel 2030, negli Stati Uniti due terzi della ricchezza sarà proprietà femminile, secondo la società di consulenza McKinsey: un protagonismo sociale delle donne molto maggiore di oggi. Certo, l’eredità non è un meccanismo per distribuire diffusamente nella società la ricchezza, a parte i casi di miliardari che costituiscono fondazioni con scopi benefici. Sarà comunque una rivoluzione non da poco.