Trump ha minacciato Pechino di ulteriori dazi del 50% se non ritirerà le tariffe del 34% di ritorsione sugli Stati Uniti

Il Segretario del Tesoro Scott Bessent, che insieme a Jamieson Greer, rappresentante commerciale degli Stati Uniti, è stato incaricato delle negoziazioni sui dazi con il Giappone, ha dichiarato che Donald Trump è pronto a negoziare. Lo riporta il New York Times. Bessent ha detto di aver suggerito ai Paesi colpiti di «mantenere la calma. E, a un certo punto, il presidente Trump sarà pronto a negoziare». I commenti contraddicono un’intervista di Peter Navarro, consigliere commerciale della Casa Bianca, che ha detto che non ci sarebbero state negoziazioni.
Bessent ha anche, in parte, contraddetto lo stesso Trump che durante il colloquio nello Studio Ovale con Benjamin Netanyahu, ha detto che non sta valutando «pause nei dazi». «Il presidente è il migliore ad esercitare la massima pressione», ha spiegato il segretario al Tesoro lasciando intendere che il tycoon possa aver imposto tariffe alte per portare i Paesi interessati a negoziare.
La Borsa di Tokyo guida gli sforzi di rimbalzo delle Borse asiatiche, all’indomani dello tsunami abbattutosi sui listini con i dazi e i timori di recessione, mentre i listini di Taiwan (-4,74%) e Singapore (-1,46%) mostrano forti segnali di debolezza, mentre quella indonesiana è crollata. L’indice Nikkei, a dispetto delle nuove tensioni tariffarie Usa-Cina, balza del 6,5%, quasi azzerando il tonfo del 7,8% della vigilia, registrando di gran lunga il miglior risultato della regione, grazie alla designazione del segretario al Tesoro Scott Bessent e del rappresentante al Commercio Jamieson Greer a capo dei negoziati commerciali con Tokyo. Anche i leader della Corporate America hanno iniziato a manifestare perplessità sull’azione del tycoon per i danni all’economia e ai mercati finanziari: Larry Fink, il capo di BlackRock, ha ad esempio detto che la maggior parte dei ceo con cui parla pensa che gli Usa siano in recessione.

07:17 – La Cina: “Non accetteremo ricatti Usa”
La Cina reagisce ai nuovi, ulteriori dazi di Donald Trump accusando gli Stati Uniti di comportarsi «in maniera ricattatoria» e assicurando che «combatterà fino alla fine». Pechino, ha fatto sapere un portavoce del ministero del Commercio, «prenderà con decisione contromisure per salvaguardare i suoi diritti e interessi». «Se gli Stati Uniti insisteranno su questa strada – ha ammonito ancora il portavoce, ribadendo per l’ennesima volta che Pechino è pronto al “dialogo” e che “non ci sono vincitori in una guerra commerciale, la Cina combatterà fino alla fine».

07:10 – Borsa di Tokyo apre in rialzo, Nikkei +6,5%
I mercati asiatici tentano il rimbalzo rialzo, guidati dai guadagni di Tokyo, dove il Nikkei 225 è salito del 6,5% dopo il calo di quasi l’8% di lunedì. Le azioni statunitensi hanno subito un’oscillazione dopo che il presidente Donald Trump ha minacciato lunedì di aumentare le sue tariffe. La Cina ha risposto martedì dicendo che avrebbe risposto con contromisure non specifiche. I mercati dell’Asia-Pacifico sono crollati lunedì, con le azioni di Hong Kong che hanno perso il 13,2%, registrando il peggior giorno dal 1997, durante la crisi finanziaria asiatica.

07:07 – Mumbai apre in rialzo, il Sensex recupera 1.085 punti. Impennata positiva anche per il Nifty 50, a +1,6%
La Borsa indiana di Mumbai è tornata al segno più oggi, all’avvio delle contrattazioni. L’indice Nifty 50 – che rappresenta le maggiori società quotate in India – ha aperto a +1,6% guadagnando 353 punti, mentre il Sensex ha visto un’impennata di 1.085 punti.

07:06 – Taiwan perde il 3% in apertura
L’indice di riferimento della Borsa di Taipei, il Taiex, perde quasi il 3% a pochi minuti dall’apertura, dopo aver subito lunedì il più grande crollo della sua storia a seguito della guerra commerciale scatenata dai dazi voluti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

07:04 – Borsa indonesiana sospesa dopo crollo di oltre 9%
I titoli indonesiani scendono di oltre il 9% dopo la ripresa delle contrattazioni in seguito a una lunga pausa pe festività. L’indice composito di riferimento della Borsa di Giacarta, Jakarta Composite, è sceso del 9,35%, riprendendo le contrattazioni alle 9.30 ora locale dopo una sospensione temporanea. La rupia indonesiana è scesa a un minimo storico e si è attestata a 16.850 contro il dollaro.

07:02 – L’Europa e Wall Street verso il rimbalzo, future positivi. I mercati asiatici in netto rialzo
Le Borse europee si avviano verso il rimbalzo dopo i tonfi delle sedute precedenti. I future dei principali listini del Vecchio continente e quelli di Wall Street sono positivi, in scia con l’andamento dei mercati asiatici. Gli investitori intravedono spiragli di una tregua sul fronte dei dazi dopo che Donald Trump ha minacciato tariffe aggiuntive del 50%, pur facendo balenare la prospettiva di negoziati con gli altri Paesi. È troppo presto per dire che “abbiamo girato pagina, in particolare con Trump che continua a ventilare l’idea di ulteriori tariffe sulla Cina”, afferma a Bloomberg Tim Waterer, capo analista di mercato di Kcm Trade. “Ci sono – aggiunge – ancora molte cose da valutare e una recessione rimane una delle possibilità. Questo mentre gli Stati Uniti continuano a giocare duro con i dazi”.

A.N.D.E.
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