11 Ottobre 2024

Il decreto, secondo quanto si è appreso, andrà in Cdm per l’esame preliminare la prossima settimana. Con il provvedimento prende il via una prima attuazione della delega fiscale per i redditi da lavoro autonomo, dipendente, redditi agrari e redditi diversi

Slitta il decreto legislativo sulla revisione del regime delle imposte sui redditi Irpef e Ires, inizialmente atteso al consiglio dei ministri di martedì 23 aprile. Il provvedimento, nelle cui bozze figurava il bonus tredicesime, non è infatti all’ordine del giorno della riunione. Il decreto, secondo quanto si è appreso, andrà in Cdm per l’esame preliminare la prossima settimana.
Il governo si appresta dunque a varare una revisione del regime delle imposte sui redditi Irpef e Ires. Con il provvedimento prende il via una prima attuazione della delega fiscale per i redditi da lavoro autonomo, dipendente, redditi agrari e redditi diversi.

Premi produttività fino a 3mila euro tassati al 10%
I premi di risultato erogati dal primo gennaio 2025 saranno tassati al 10% entro il tetto di 3mila euro. Lo prevede una bozza del decreto legislativo sulla revisione del regime Irpef e Ires. I premi di risultato, “salvo espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro, sono soggetti a una imposta sostitutiva” “pari al 10%, entro il limite di importo complessivo di 3.000 euro lordi”. Lo stesso regime si applica “alle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa”. Quest’anno, in base a quanto stabilito dall’ultima manovra, come già nel 2023, i premi di produttività sono tassati al 5%.
Nel capitolo dedicato ai lavoratori dipendenti, nelle prime bozze del decreto era previsto anche un premio fino a 80 euro per far crescere le tredicesime dei rediti fino a 15mila euro. Ma la scelta del governo è stata quella di rinviare per il momento ogni forme di taglio delle tasse sulle tredicesime. Tutto è rinviato alla Nadef e alla prossima legge di bilancio, quando ci saranno maggiori certezze sugli incassi derivanti dal concordato preventivo biennale per le partite Iva.
Congelata per ora la detassazione delle tredicesime con 80 euro in più ai redditi fino a 15mila euro
“Dal 1° gennaio 2025, la rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) è riconosciuta solo nel caso di cessazione del rapporto di lavoro per cause diverse dal raggiungimento del requisito pensionistico di qualsiasi genere”. E’ quanto si legge in una bozza del decreto legislativo di riforma delle imposte indirette atteso domani in Cdm.

Approda sul tavolo del Governo il ddl sull’intelligenza artificiale
Approda invece sul tavolo del Consiglio dei ministri del 23 aprile il disegno di legge del governo sull’Intelligenza artificiale. All’esame del Governo anche il disegno di legge in materia di tutela dei minori in affidamento: in questo secondo casa si tratta di un esame definito; il provvedimento risultava già “approvato” dal Consiglio dei ministri dello scorso 26 marzo.

Slitta in Cdm l’esame della seperazione delle carriere dei magistrati
Come confermano fonti dell’esecutivo, al momento non è previsto per domani l’esame del disegno di legge sulla separazione della carriere dei magistrati.

Gli altri temi all’ordine del giorno del Cdm
All’ordine del giorno ci sono anche un decreto legislativo per adeguare la normativa nazionale alla direttiva Ue sulle legislazioni degli Stati membri sull’immissione sul mercato di apparecchiature radio, e un decreto del presidente della Repubblica con disposizioni sul personale ispettivo del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente.

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