Uno studio sul campo del settimanale Economist ha concluso che nel Paese dove la polarizzazione politica è probabilmente più accentuata, gli Stati Uniti, si sono di fatto formate due economie separate: sono diversi i settori in cui le persone lavorano, differente è l’idea di economia, lontani i modelli di consumo
Giorgio Gaber l’aveva raccontato bene: le persone di sinistra pensano di essere diverse da quelle di destra, e viceversa. Non fanno le stesse cose, non si vestono allo stesso modo, non mangiano gli stessi cibi. Chi è di destra s’immerge nella vasca da bagno — cantava —, chi è di sinistra fa una doccia. Le scarpe da tennis possono essere di destra ma se sgualcite sono di sinistra. La destra mangia cioccolato svizzero, la sinistra la Nutella. E così via. Trent’anni dopo (la canzone è del 1995), le differenze ideologiche di gusto e di stili sembrano avere creato uno scisma: due mondi paralleli, uno di progressisti, un altro di conservatori.
Uno studio sul campo del settimanale Economist ha concluso che nel Paese dove la polarizzazione politica è probabilmente più accentuata, gli Stati Uniti, si sono di fatto formate due economie separate: sono diversi i settori in cui le persone lavorano, differente è l’idea di economia, lontani i modelli di consumo. E ha scoperto che «l’universo Maga», cioè quello dei sostenitori di Donald Trump, sta andando piuttosto bene: in alcuni luoghi che hanno votato repubblicano alle elezioni dell’anno scorso, si vedono sì persone giocare a golf e indossare pantaloni bianchi ma nel cuore dell’America, dove i redditi sono bassi, «i negozi vendono utensili, armi e fast food». Non è solo che ci sono previsioni di caduta delle vendite di Tesla dove si è votato democratico ma di aumento nei distretti repubblicani: durante la prima ondata della pandemia da Covid, nelle aree repubblicane, dove il virus fece meno paura, l’attività diminuì della metà rispetto al calo delle zone democratiche. Una tendenza di lungo periodo: è dalla crisi finanziaria del 2008 che la crescita del Pil è doppia nelle aree conservatrici rispetto a quelle progressiste. Il settimanale britannico ha messo a confronto trenta aziende, alcune viste favorevolmente dai repubblicani, altre preferite dai democratici.
Nella prima lista, per esempio, John Deer, famosa per i trattori, la rete televisiva Fox, la Harley-Davidson. Nel secondo gruppo, Letsy (consulente d’abbigliamento online con intelligenza artificiale), Lululemon (abbigliamento sportivo), Lyft (concorrente di Uber). Risultato: dal 2015, i titoli azionari del basket conservatore sono saliti da cento a 380, quelli del basket progressista da cento a 250. Un Paese, due economie.