Un singolo missile balistico lanciato dall’Iran ha provocato un’ingente devastazione a Beer Sheva, nel sud di Israele

Un singolo missile balistico lanciato dall’Iran ha provocato un’ingente devastazione a Beer Sheva, nel sud di Israele. L’ordigno caduto stamani in un parcheggio vicino a edifici residenziali ha distrutto diversi appartamenti, lasciato un cratere a terra, veicoli in fiamme, facciate di edifici e balconi crollati. L’Mda segnala sette feriti. Le Ferrovie israeliane hanno comunicato che la stazione di Beer Sheva Nord è stata chiusa per danni. Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno rivendicato che “il sito Microsoft di Beer Sheva è stato attaccato perché collabora con l’esercito israeliano”.

06:31 – Israele, ondata di attacchi su siti militari
Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che l’Aeronautica militare dello Stato ebraico ha effettuato un’ondata di attacchi su Teheran durante la notte, prendendo di mira decine di strutture militari e siti di ricerca nucleare iraniani. Lo riportano i media israeliani. Oltre 60 aerei da combattimento sono stati coinvolti negli attacchi sganciando 120 munizioni, rendono noto le Idf. Tra gli obiettivi figuravano “diversi siti di produzione missilistica industriale” a Teheran che in passato rappresentavano il “cuore industriale del Ministero della Difesa iraniano; siti militari che producevano componenti missilistici e impianti per la produzione di materie prime utilizzate per la fusione dei motori missilistici”. Gli attacchi hanno colpito anche il “quartier generale del progetto nucleare Spdn”, affermano le Idf.

06:19 – Idf, colpiti siti industriali per la produzione di missili
L’aviazione israeliana ha effettuato un’ondata di attacchi a Teheran durante la notte, prendendo di mira decine di strutture militari iraniane e sito di ricerca nucleare. Lo conferma l’Idf, citato da The Time of Israel. Più di 60 aerei da combattimento sono stati coinvolti negli attacchi. L’Idf afferma che gli obiettivi includevano “diversi siti di produzione di missili industriali” a Teheran, che servivano come “nucleo industriale del ministero della Difesa iraniano”. Un altro sito che è stato colpito era stato utilizzato per produrre un “componente essenziale per il programma di armi nucleari del regime”, aggiunge l’Idf.

06:11 – Missile iraniano colpisce ufficio Microsoft a Bersabea
Uno dei missili lanciati dall’Iran ha colpito un ufficio della Microsoft nella città israeliana di Be’er Sheva (o Bersabea). Uno dei razzi è atterrato dietro la sede nel parcheggio delle auto. Secondo i media locali, i vetri dell’edificio sono stati danneggiati. Almeno sei auto hanno preso fuoco. Al momento non ci sono informazioni su eventuali vittime.

06:06 – Missile iraniano colpisce nel sud di Israele, danni gravi
Un missile iraniano ha colpito la città di Bersabea, nel sud di Israele causando gravi danni. Nessuna segnalazione immediata di feriti. Lo riporta The time of Israel. Il missile ha colpito alcuni edifici condominiali, a fuoco a diverse auto.

05:23 – Missile iraniano colpisce nel sud di Israele, danni
Un missile balistico iraniano ha penetrato le difese israeliane e ha impattato a Beer Sheva, nel centrosud dello Stato ebraico. Lo riportano i media locali, specificando che si registrano danni ma nessun ferito.

05:16 – Missili su Israele, allarme aereo in diverse regioni
Le sirene di allarme aereo hanno suonato in diverse regioni di Israele dopo il lancio di missili iraniani, nell’ottavo giorno di guerra tra i due Paesi: lo riferisce l’esercito israeliano.
“Le sirene di allarme hanno suonato in diverse regioni di Israele in seguito all’identificazione di missili lanciati dall’Iran in direzione dello Stato di Israele”, ha dichiarato l’esercito in una nota. Il Comando del fronte interno (Difesa passiva) ha dichiarato che l’allarme riguardava in particolare il sud desertico del Paese.

04:36 – Trump riconvoca oggi il Consiglio per la sicurezza nazionale
Il presidente americano Donald Trump presiederà oggi alle 11 (le 17 in Italia) un’altra riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale, nello Studio ovale, sullo sfondo delle tensioni con l’Iran. Lo rende noto la Casa Bianca.

03:59 – Aerei militari statunitensi ritirati dalla base del Qatar
Secondo le immagini satellitari, decine di aerei militari statunitensi sono stati ritirati dalla pista di una delle più grandi basi americane in Medio Oriente, il che proteggerebbe le attrezzature da possibili attacchi da parte di Teheran in un momento in cui Washington sta valutando l’opzione di intervenire militarmente nella guerra tra Israele e Iran. Tra il 5 e il 19 giugno 2025, la base statunitense di Al Udeid, in Qatar, è stata quasi interamente svuotata di aerei visibili, secondo le immagini satellitari di Planet Labs PBC analizzate dall’AFP.

01:51 – Idf attacca villaggio nel nord del Paese
Le Forze di Difesa Israeliane hanno iniziato ad attaccare l’area del villaggio di Kolesh Taleshan, nel nord dell’Iran, a circa 20 km dal Mar Caspio. Lo riporta l’agenzia di stampa iraniana Fars, citata da Ynet.

00:58 – Herzog, Israele non ha come obiettivi Khamenei né cambio regime
“Non abbiamo come obiettivo Khamenei, né un cambio di regime”. Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog in un’intervista a Politico. “Ma potrebbe essere storicamente un chiaro effetto collaterale di grandi conseguenze storiche che faranno del bene al popolo iraniano,” ha aggiunto. Pur riconoscendo la possibilità di un cambio di regime a Teheran, Herzog ha sottolineato che l’obiettivo principale di Israele è eliminare i programmi nucleari e missilistici dell’Iran, che ha definito una minaccia alla sicurezza globale. “Stiamo affrontando il programma nucleare iraniano, che è una mostruosità, una mostruosità tentacolare con molti elementi, e dobbiamo rimuoverla e delimitare la loro capacità”, ha dichiarato. Parlando del possibile coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto, Herzog ha aggiunto: “Rispettiamo il presidente Trump. Pensiamo che abbia la saggezza, le capacità e una chiara comprensione della situazione. Credo che questa sia un’opportunità rara per rimuovere una minaccia che incombe sul mondo”.

00:55 – Ministro esteri Gb, finestra per soluzione diplomatica
Il Ministro degli Esteri britannico David Lammy ha dichiarato, dopo un colloquio alla Casa Bianca con il Segretario di Stato Marco Rubio, che c’è ancora tempo per raggiungere una soluzione diplomatica con l’Iran sul suo programma nucleare, per evitare un conflitto più ampio. “La situazione in Medio Oriente rimane pericolosa. Siamo determinati a far sì che l’Iran non abbia mai un’arma nucleare”, ha dichiarato Lammy all’ambasciata britannica a Washington. “Abbiamo discusso di come l’Iran debba trovare un accordo per evitare l’aggravarsi del conflitto. Nelle prossime due settimane esiste una finestra per raggiungere una soluzione diplomatica”, ha detto Lammy a proposito dei suoi colloqui con Rubio e l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff.

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