1 Novembre 2024

Idf: «Ondata di attacchi contro Hezbollah in Libano». Cercapersone esplosi venduti da società fittizie israeliane. Venti militanti morti per le esplosioni di ieri

Caos e rabbia in Libano dove per il secondo giorno consecutivo l’esplosione sincronizzata di dispositivi wireless in dotazione ai miliziani di Hezbollah e anche di pannelli solari ha fatto almeno 20 morti e 500 feriti. Dopo le migliaia di cercapersone scoppiate martedì alla stessa ora in tutto il Paese dei Cedri, a Damasco e nella Siria orientale (in un’operazione che anche il creatore di Fauda Avi Issacharoff ha definito «al di sopra di ogni immaginazione»), nel pomeriggio di oggi un’altra ondata di deflagrazioni ha scosso i cittadini libanesi. La situazione è tale che in serata il premier libanese Najib Mikati ha dichiarato che il suo governo si sta preparando a «possibili scenari» di una grande guerra con Israele. In molte città i residenti si sono riversati per strada protestando nel disorientamento più totale.
Walkie talkie militari e strumenti per rilevare le impronte digitali sono detonati in diverse località del Paese, tra cui il distretto di Dahiya a Beirut, roccaforte del gruppo sciita, e nel Libano meridionale. Le immagini rilanciate dai media locali mostrano appartamenti in fiamme dentro condomini, auto bruciate, denso fumo nero, gente che fugge e si dispera. Testimoni hanno riferito di numerose ambulanze che portavano i feriti in ospedale. Altre esplosioni sono state segnalate dai media sauditi in Iraq, nel quartier generale dell’organizzazione terroristica al Hashd al Shaabi a Mosul, nello stesso momento delle deflagrazioni in Libano. Alla periferia sud di Beirut, esplosioni di dispositivi sono avvenute mentre si svolgevano i funerali di membri di Hezbollah uccisi martedì negli attacchi con i cercapersone.

13:45 – Libano, “l’Onu deve prendere posizione sulla “guerra tecnologica” di Israele contro di noi”
Il primo ministro libanese Najib Mikati chiederà alle Nazioni Unite di opporsi alla “guerra tecnologica” di Israele contro il suo paese. Nella riunione di domani, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, secondo il premier, dovrebbe “assumere una posizione ferma contro l’aggressione israeliana al Libano e la guerra tecnologica che sta conducendo”. Lo scrive il Times of Israel.

13:43 – Media, Hezbollah: “I cercapersone hanno colpito quadri e leader di Hezbollah, i walkie talkie in dotazione a membri incaricati di organizzare funzioni religiose”
Fonti vicine a Hezbollah hanno riferito alla tv saudita al Hadath che mesi fa il gruppo fondamentalista ha ricevuto un carico che includeva IC-V82 e cercapersone da due fonti diverse: “Gli apparecchi esplosi mercoledì erano in possesso di membri incaricati di organizzare eventi religiosi (Ashura), cerimonie commemorative e funebri, a differenza dei cercapersone che erano nella disponibilità di quadri, leader di partito e altri membri dell’organizzazione”. Le vittime sono state colpite dagli scoppi soprattutto agli occhi, alle mani e ai genitali.

13:25 – 10 morti in raid Israele su Rafah e Khan Younis, tra loro 3 bambini
Almeno 10 persone sono morte in attacchi israeliani avvenuti dalla serata di ieri nella Striscia di Gaza, sulle città meridionali di Rafah e Khan Younis, e fra loro ci sono 3 donne e 3 bambini. È quanto emerge dai registri dell’ospedale Nasser di Khan Younis e un giornalista di Associated Press ha contato i corpi. Un testimone, Mohammed Abu Huweij, riferisce che sua moglie e 3 bambini sono stati uccisi mentre lui era uscito a comprare cibo: “La più grande, Mira, aveva 8 anni e il più piccolo 9 mesi. Cosa hanno fatto?”, ha detto. “Sono uscito e quando sono tornato tutta la mia famiglia era stata martirizzata”, ha aggiunto. Israele afferma che prende di mira solo i militanti e che cerca di evitare di danneggiare i civili nella sua campagna di quasi un anno contro Hamas, che opera nelle aree residenziali. L’esercito raramente commenta i singoli attacchi, che spesso uccidono donne e bambini. La guerra è iniziata dopo che Hamas ha lanciato un attacco a sorpresa in Israele il 7 ottobre, durante il quale i militanti palestinesi hanno ucciso circa 1.200 persone e ne hanno prese in ostaggio circa 250. L’offensiva israeliana ha ucciso oltre 41mila palestinesi, secondo il conteggio fornito dal ministero della Sanità di Gaza. Il ministero non precisa quanti fossero i combattenti, ma afferma che poco più della metà erano donne e bambini. Israele afferma di avere ucciso oltre 17mila militanti.

12:52 – Hezbollah, “gli attacchi di Israele non fermano la resistenza”
Hezbollah afferma che continuerà la resistenza armata contro Israele nonostante il duro colpo inflitto al partito dalle serie di esplosioni che hanno scosso il Libano nelle ultime 48 ore. “Sapevamo che questa è una strada costellata di sacrifici… Diciamo al nemico che non sarà in grado di scuotere la resistenza e il suo sostegno a Gaza”, ha detto stamani il deputato di Hezbollah Hussein Hajj Hassan durante una cerimonia funebre a Baalbeck, nell’est del Paese.

12:45 – In Libano gli artificieri fanno esplodere i cercapersone sospetti
L’esercito libanese ha annunciato che sue “unità specializzate stanno facendo esplodere cercapersone e dispositivi di comunicazione sospetti in diverse aree” del Paese. Lo riporta l’agenzia di stampa libanese Nna, aggiungendo che il comando dell’esercito ha invitato i cittadini “a stare lontani dai luoghi delle esplosioni” e “a segnalare qualsiasi dispositivo o oggetto sospetto e non avvicinarsi”.

12:15 – Madrid sul Libano, “no agli attacchi indiscriminati”
Il governo spagnolo segue con grande preoccupazione gli attacchi con mezzi elettronici in Libano del 17 e 18 settembre, che hanno causato decine di morti e migliaia di feriti, con numerose vittime tra la popolazione civile. Gli attacchi indiscriminati sono contrari al diritto umanitario internazionale e minacciano la sicurezza e la stabilità del Libano, di Israele e dell’intera regione”. E’ quanto si legge in una nota diramata dal ministero degli Esteri spagnolo. Madrid ha quindi chiesto “moderazione da parte di tutti gli attori”. “Occorre evitare un’ulteriore escalation di violenza e il rischio di una guerra aperta dalle conseguenze imprevedibili”, ha sottolineato il governo spagnolo nella nota.

11:28 – Arrestato un israeliano reclutato dall’Iran per uccidere Netanyahu
Un civile israeliano è stato arrestato il mese scorso con l’accusa di essere stato reclutato dall’Iran per assassinare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant o il capo dello Shin Bet Ronen Bar. In una dichiarazione congiunta, l’agenzia di sicurezza israeliana e la polizia affermano che il sospettato è entrato clandestinamente in Iran due volte e che ha ricevuto un pagamento per portare a termine le missioni. Il sospettato, il cui nome non è stato reso noto, è stato incriminato oggi. È un uomo d’affari che ha vissuto per lunghi periodi in Turchia, dove ha intrattenuto relazioni commerciali e sociali con cittadini turchi e iraniani.

10:49 – Turchia, “Israele passo dopo passo aumenta gli attacchi al Libano. Netanyahu vuole le terre palestinesi, l’Occidente lo sostiene”
“Vediamo che, passo dopo passo, Israele ha iniziato ad aumentare i suoi attacchi contro il Libano”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, commentando le esplosioni di walkie talkie e radio che hanno provocato ieri 20 morti e centinaia di feriti in Libano, il giorno dopo lo scoppio dei cercapersone. “Il progetto di (Benyamin) Netanyahu di rubare tutte le terre dei Palestinesi nella regione continua con il sostegno dell’Occidente”, ha aggiunto Fidan, durante un’intervista con Anadolu.

09:54 – Media, otto feriti nel nord di Israele per l’attacco dal Libano
Secondo fonti ospedaliere, almeno otto persone sono rimaste ferite in un attacco missilistico anticarro lanciato questa mattina dal Libano sul nord di Israele. Lo riferiscono i media israeliani. Il Rambam Hospital di Haifa e lo Ziv Hospital di Safed affermano che i centri medici hanno ricoverato otto persone, tra cui due in condizioni da moderate a gravi. Gli altri sono feriti in modo lieve, secondo gli ospedali. L’attacco ha colpito l’area di Ramim Ridge.

09:41 – Nyt, “per i cercapersone create due imprese fittizie dall’intelligence di Gerusalemme”
Secondo fonti del New York Times, la Bac Consulting, che avrebbe fornito migliaia di cercapersone esplosi martedì durante un attacco contro i membri di Hezbollah, è una società di facciata israeliana.Tre funzionari dei servizi segreti informati sull’operazione hanno dichiarato al giornale che sono state create almeno altre due società fittizie per nascondere il fatto che i produttori dei cercapersone erano ufficiali dell’intelligence di Gerusalemme.

09:13 – Hezbollah, 20 militanti morti per esplosioni ieri
Sono 20 i militanti di Hezbollah morti nelle esplosioni dei “walkie-talkie” avvenute ieri. Lo ha fatto sapere lo stesso movimento sciita libanese.

09:10 – Iran, “Dio punirà il criminale dietro alle esplosioni in Libano”. Pezeshkian, “condanniamo il terrore che non risparmia i civili”
“Dio è invincibile e si vendica e il criminale sarà sicuramente punito in modo giusto”. Lo ha affermato il presidente dell’Iran, Masoud Pezeshkian, dopo le esplosioni di walkie talkie e radio che hanno provocato ieri 20 morti e centinaia di feriti in Libano, in un’azione attribuita a Israele, il giorno dopo lo scoppio dei cercapersone. Senza nominare esplicitamente lo Stato ebraico, Pezeshkian ha espresso vicinanza al Libano, dopo il “terrore di massa perpetrato dal regime terroristico facendo esplodere dispositivi di comunicazione senza fare distinzioni tra civili e altri”, in un messaggio su X dove condanna “l’atroce crimine”.

09:00 – Si intensificano gli attacchi incrociati tra Israele e Libano
Si intensificano, dopo le migliaia di piccole esplosioni di apparecchi elettronici che nei giorni scorsi hanno provocato morti e feriti in Libano, gli scontri al confine del Paese dei Cedri con Israele. L’esercito israeliano ha lanciato la notte scorsa bombardamenti e attacchi di artiglieria contro “infrastrutture terroristiche” della milizia sciita filo-iraniana Hezbollah in diverse zone del sud del Libano. “Le nostre forze aeree hanno anche attaccato un deposito di armi di Hezbollah nella zona di Khiam, nel sud del Libano”, si legge in una nota di IDF. Secondo la stampa israeliana, dall’altra parte del confine diverse persone sarebbero rimaste ferite nel nord di Israele dopo il lancio di almeno due missili anticarro provenienti dal Libano.

08:32 – Scambio a fuoco tra Idf e Hezbollah, feriti in nord Israele
Botta e risposta di missili tra le Forze di difesa israeliane (Idf) e Hezbollah. Il portavoce dell’Idf ha informato che gli aerei da combattimento dell’aeronautica militare hanno attaccato stanotte gli edifici militari di Hezbollah nelle aree di Shekhin, A-Taiba, Balida, Mis al-Jabal, Eitaron e Kfar Kila nel sud del Libano. Inoltre, gli aerei hanno attaccato un magazzino di Amalah nell’area di Hayam e questa mattina hanno lanciato nuovi raid. Hezbollah ha attaccato nell’Alta Galilea, nel nord di Israele, provocando numerosi feriti. Lo riporta Ynet.

08:07 – Numerosi feriti in un attacco missilistico nel nord di Israele
Secondo quanto riportato dai media israeliani, diverse persone sono rimaste ferite in un attacco missilistico anticarro nel nord di Israele, in una zona nei pressi di Menara, nell’Alta Galilea. Almeno due sarebbero i missili anticarro lanciati dal Libano meridionale.

07:51 -Missile anticarro dal Libano verso nord Galilea, ci sono feriti. Idf risponde con fuoco di artiglieria
Questa mattina un missile anticarro lanciato dal Libano ha colpito l’alta Galilea, causando numerosi feriti, secondo quanto riportato dai media israeliani. L’esercito israeliano ha risposto con un intenso sbarramento di colpi di artiglieria verso il sud del Libano.

07:50 – Nyt, “Israele ha prodotto i cercapersone esplosivi”
La Bac Consulting, l’azienda ungherese produttrice dei cercapersone esplosi in Libano, era una società fittizia israeliana. Lo ha riferito il New York Times, citando tre ufficiali dell’intelligence israeliana informati dell’operazione, che hanno dichiarato al giornale che sono state create almeno altre due società fittizie per nascondere che i produttori dei cercapersone facevano capo ai servizi segreti israeliani. Secondo il rapporto, i cercapersone hanno iniziato a essere spediti in Libano nel 2022, ma la fornitura è aumentata quando il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato l’uso dei telefoni cellulari come pericoloso.

07:25 – Icom, “il modello di walkie-talkie esploso in Libano è fuori produzione da dieci anni”
L’azienda giapponese Icom afferma di aver smesso di produrre il modello di walkie-talkie, presumibilmente utilizzato nelle recenti esplosioni in Libano, circa 10 anni fa. “L’IC-V82 è una radio portatile che è stata prodotta ed esportata, anche in Medio Oriente, dal 2004 a ottobre 2014. È stata messa fuori produzione circa 10 anni fa e da allora non è stata più spedita dalla nostra azienda”, afferma Icom in una dichiarazione. Una nuova ondata di esplosioni ha devastato il Libano ieri pomeriggio e hanno riguardato soprattutto walkie-talkie utilizzati dai membri di Hezbollah, il giorno dopo che migliaia di persone erano rimaste ferite, quando i loro cercapersone sono esplosi in un attacco coordinato, la cui responsabilità è stata ampiamente attribuita a Israele dopo mesi di scontri transfrontalieri.

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