11 Dicembre 2024
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Approvato dal Parlamento europeo il pacchetto di misure «valido per tutti i Paesi dell’Unione»

Alle elezioni europee del 2019 la migrazione era la principale preoccupazione dei cittadini in tutta l’Unione. Ieri il Parlamento europeo ha adottato una nuova legislazione che riguarda l’approccio dell’Unione europea alla migrazione e all’asilo. Una legislazione la cui elaborazione è durata oltre dieci anni. Abbiamo tenuto fede alla parola data e mantenuto le nostre promesse. E, cosa ancora più importante, questo pacchetto può davvero fare la differenza.
Il pacchetto che i vostri rappresentanti al Parlamento europeo hanno votato prevede un quadro legislativo solido e identico in tutti gli Stati membri. Un quadro che funziona e che fornisce protezione. Una legislazione che garantisce la sicurezza delle nostre frontiere, che è umana e giusta con chi ha bisogno di protezione, ferma con coloro che non vi hanno diritto e risoluta nei confronti dei trafficanti che sfruttano i più vulnerabili. Questo pacchetto riconosce che la migrazione è innanzitutto una questione umana. Che dietro ogni statistica ci sono vite e sogni di un futuro migliore.
Con queste nuove leggi il sistema di asilo e migrazione dell’UE sarà più efficace per le persone interessate e più resistente alla pressione migratoria. Siamo riusciti a trovare un equilibrio tra solidarietà e responsabilità, nel pieno rispetto dei diritti umani. Non è stato facile.
La migrazione è un tema emotivo; le preoccupazioni sono diverse per i Paesi in prima linea, i Paesi di transito e i Paesi di destinazione, per gli Stati membri con frontiere marittime e quelli con frontiere terrestri. Ma per questo motivo il risultato che abbiamo raggiunto è ancora più importante. Contro ogni aspettativa, abbiamo dimostrato che l’Europa è in grado di rispondere alle questioni che stanno a cuore ai cittadini. Ciò dimostra che se c’è la volontà politica, tutto è possibile.
Questo patto rafforzerà le nostre frontiere esterne. Il regolamento sulla procedura di asilo e il regolamento sugli accertamenti alle frontiere contribuiranno al nostro obiettivo, preservando nel contempo l’integrità dello spazio Schengen. Se non abbiamo frontiere interne, le stesse norme devono valere ed essere applicate a tutte le nostre frontiere esterne.
Gli accordi sulla banca dati Eurodac e il regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione ci permetteranno di compiere grandi passi avanti per risolvere i problemi legati ai movimenti secondari e all’effettiva solidarietà tra gli Stati membri. Quest’ultimo regolamento affronta anche la dimensione esterna e la necessità di collaborare con i principali paesi terzi.
Il patto sulla migrazione e l’asilo affronta anche molti altri aspetti: nella sua concezione globale, tiene conto anche delle situazioni di crisi, di forza maggiore e di altre circostanze impreviste, in modo che nessuno Stato membro si senta lasciato solo nel far fronte alla pressione. Questo è fondamentale per affrontare le minacce ibride e la «strumentalizzazione dei migranti» cui abbiamo assistito di recente ai nostri confini con la Bielorussia e la Russia.
Questo pacchetto rappresenta un importante passo avanti. Non risolverà magicamente ogni problema da un giorno all’altro, ma si tratta di dieci passi da gigante rispetto ai piccoli passi degli ultimi dieci anni. Semplificherà le procedure. Ridurrà le lungaggini delle procedure di domanda. Aumenterà il coordinamento di tutti gli attori sul campo. E, in ultima analisi, garantirà che coloro che hanno un bisogno disperato, urgente e legittimo di protezione, possano ottenerla — e ottenerla rapidamente. Questo è il fulcro del patto.

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