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Fonte: Corriere della Sera
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Il premier: «Mercoledì si inizierà il percorso che porterà all’abbassamento della pressione fiscale»

«Susanna Camusso ha parlato del culto della personalità nei miei confronti? Non credo che l’abbia detto, comunque sarebbe la cosa più carina che ha detto su di me negli ultimi anni». Comincia subito con una risposta al segretario generale della Cgil, che aveva detto poche ore prima «Renzi ci ascolti o sarà lotta», il presidente del Consiglio nel suo intervento alla trasmissione di Fabio Fazio Che tempo che fa. «Ascoltiamo Confindustria e Cgil, Cisl e Uil ma decidiamo noi. Avremo i sindacati contro? Ce ne faremo una ragione». A Renzi replica subito via twitter del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: «Non faccia l’errore di fare di tutta un’erba un fascio. Ci sono sindacati e sindacati, come ci sono politici e politici. Tolga i paraocchi».

 

Legge elettorale

«La legge elettorale è a una passo dal traguardo: lunedì si chiude, al massimo martedì mattina». Mercoledì invece, prosegue Renzi, si inizierà il percorso che porterà all’abbassamento della pressione fiscale.

 

Taglio tasse

Mercoledì «arriverà il taglio delle tasse, anche se non ci crede nessuno», ha assicurato Renzi. «Stiamo mettendo delle date ed è un rischio pazzesco e ci impegniamo a tagliare le tasse di 10 miliardi di euro». Il fisco non deve essere «un nemico» e il governo agirà per questo, ad esempio «con la dichiarazione precompilata che invieremo a casa», sottolineando come per ridurre i costi delle imprese occorre anche «semplificare le regole del gioco. Oggi la priorità è garantire la competitività del sistema paese e dire alle famiglie che guadagnano poco se riesco a darti qualche decina di euro vera al mese in più quei soldi lì non finiscono nel risparmio, quei cento euro vengono rimessi in circuito».

 

Grillo

«Credo che ci siano pregiudizi di politici e di non politici come Grillo: vorrebbero che noi restassimo chiusi e asserragliati nel Palazzo perché sanno che se andiamo fuori il loro giochino non funziona più», ha aggiunto il premier. «In questo momento a lottare per ridurre numero e costi dei politici c’è il Pd, ma Grillo non c’è. Perché i Cinque stelle non ci danno una mano ad abolire il Senato? Non è un caso che molti nel M5S stanno cercando di scappare».

 

Parità uomo-donna

«Se troviamo una soluzione che va bene a tutti sono felice, è giusto che sia scelta politica», ha affermato Renzi «ma non si affronta solo con una discussione sulle poltrone in Parlamento, poi se si trova un accordo sono contento. La parità vera in Italia ci sarà quando non ci sarà più una donna che firma una dimissione in bianco».

 

Scuole

«Sono rimasto molto colpito dalla polemica sulla canzoncina cantata dai bambini nelle scuole», ha detto il presidente del Consiglio, che ha ripetuto che ogni settimana andra a visitare una scuola: «Abbiamo preso impegni concreti con i sindaci per l’edilizia scolastica e ho chiesto una mano a Renzo Piano». Per il piano di edilizia scolastica «ci sono più di 2,5 miliardi di euro pronti per essere spesi. Vorrei dare un messaggio di serenità, il governo deve tornare a parlare come parlano gli italiani tutti i giorni. E gli italiani parlano di cose concrete come le scuole. Personalmente rischio l’osso del collo. O cambio il Paese o cambio mestiere».

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