“Agorà liberale” (www.agoraliberale.it) pubblica un brano di Demostene che val la pena leggere, sembra scritto a commento della biografia di uno dei tanti “potenti” che circolano ancora in piena libertà.

 

Gli uomini di Stato un tempo si mostravano così semplici nella vita privata e i loro
costumi erano così conformi al carattere della nostra città che se qualcuno di voi
potesse vedere la casa di Aristide o di Milziade o di altri cittadini illustri di quei tempi
non la troverebbe più adorna di quella del suo vicino. Essi infatti non miravano ad
arricchire trattando gli affari pubblici… Leali verso i greci, pii verso gli dei, rispettosi
dell’eguaglianza nella città, ci procurarono, come ci si doveva aspettare, una grande
prosperità… Oggi, mi si dirà, i nostri affari non sono brillanti ma in città si è fatto di
meglio. Ma che cosa mi si può effettivamente citare? I parapetti degli spalti lastricati a
nuovo, le strade e le fontane ristrutturate, tante cose da niente… Ma rivolgete la vostra
attenzione agli uomini che hanno fatto questa politica; gli uni sono passati dalla
indigenza alla ricchezza, gli altri dall’oscurità agli onori, alcuni si sono costruiti case
più imponenti degli edifici pubblici e, nella misura che la fortuna della città declinava,
la loro si ingrandiva.

Demostene, 111 Olintica, 26 e 29.

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