Ianeselli si riconferma sindaco superando il 54%. Ballottaggio a Pergine-Valsugana, Arco e Riva del Garda
Alle elezioni amministrative del Trentino Alto Adige il centrosinistra si riconferma a Trento con Franco Ianeselli, mentre a Bolzano Claudio Corrarati, candidato del centrodestra, andrà al ballottaggio contro Juri Andriollo, appoggiato dal centrosinistra, il prossimo 18 maggio. Complessivamente sono 265 i comuni andati al voto per il rinnovo di sindaci, consigli comunali e circoscrizioni: 111 nella Provincia autonoma di Bolzano e 154 in quella di Trento. Il primo dato significativo è quello sull’affluenza, che crolla rispetto al 2020, quando si votò in due giorni. In tutto il Trentino, il dato dell’affluenza è del 54,53 per cento, mentre in Alto Adige del 60 per cento. Cinque anni fa invece andarono alle urne rispettivamente il 61 e il 65 per cento degli elettori. Riflettori puntati soprattutto nei due capoluoghi Trento e Bolzano. Ianeselli, sindaco uscente a Trento e sostenuto dal centrosinistra, ha vinto al primo turno con oltre il 54 per cento dei voti doppiando la candidata del centrodestra, Ilaria Goio, che si è fermata al 26,6 per cento. Terza Giulia Bortolotti, della lista Onda insieme al Movimento 5 stelle e Rifondazione comunista, che ha ottenuto il 7,4 per cento, davanti a Claudio Geat, sostenuto da Generazione Trento, col 5 per cento, Andrea Demarchi, appoggiato da Prima Trento, col 4,5 per cento e Simonetta Gabrielli, sostenuta da Democrazia sovrana popolare, che si è fermata all’1,7 per cento. L’affluenza nella città è stata del 49,9 per cento, col Pd che si attesta primo partito col 24,7 per cento, seguito da Fratelli d’Italia al 14,3 per cento.
13:42 – Ianeselli: «Astensionismo è problema generale»
«L’astensionismo è un problema generale, non solo trentino. Diciamo che l’aver fissato il voto dopo il più grande ponte della storia repubblicana non è stata una scelta azzeccata». E’ quanto afferma all’Adnkronos il sindaco di TrentoFranco Ianeselli, dopo la riconferma al primo turno alle elezioni comunali, commentando i dati dell’affluenza che hanno fatto registrare un forte astensionismo rispetto alla precedente tornata elettorale.
12:45 – Le congratulazioni di Schlein
«Franco Ianeselli ha lavorato molto in questi anni per una città che conosce bene e che ama: oggi stravince al primo turno e si riconferma sindaco di Trento. Voglio congratularmi anzitutto con lui, nostro candidato, con tutta la coalizione che l’ha sostenuto e con tutto il Pd che esce da queste elezioni come primo partito, cresciuto sia di 6 punti percentuali che in voti assoluti rispetto alle ultime elezioni». Così la segretaria del Pd Elly Schlein
09:44 . Riva del Garda: centrodestra diviso e si va al ballottaggio
Alle elezioni amministrative di Riva del Garda il centrodestra, che fino a ora ha guidato la città, si è diviso e adesso si trova a pagare pegno finendo al ballottaggio. Il 18 maggio si sfideranno il candidato del centrosinistra Alessio Zanoni, avanti al primo turno con il 48,7% dei consensi, contro Silvia Betta, sostenuta da Fratelli d’Italia, Patt e alcune liste civiche ferma al 29,3%. Lega e Forza Italia hanno presentato un altro candidato Carlo Modena che non supera il 9%.
09:03 – Ianeselli: «Soddisfatto»
È Franco Ianeselli bis. Rispettate le previsioni della vigilia che vedevano la colazione di centrosinistra ampiamente favorita su quella di centrodestra. E infatti le urne parlano chiaro: 54,61% contro 26,69, la forbice è di 28 punti. Ianeselli, sostenuto da una coalizione formata da Pd, Verdi e diverse liste civiche, guiderà il capoluogo per altri cinque anni. Il centrodestra non è quindi nemmeno riuscito a portare il primo cittadino uscente al ballottaggio. A pesarele spaccature che si sono concretizzate negli scorsi mesi e che hanno portato da un lato i partiti di governo (FdI, Lega e Forza Italia) a sostenere Ilaria Goio, dall’altro le civiche autonomiste ad appoggiare Andrea De Marchi. «Sono soddisfatto, perché una riconferma al primo turno in una città che sta vivendo dei cambiamenti grandi non è scontata», ha detto questa mattina Franco Ianeselli a rielezione in tasca
08:24 – Cala ancora l’affluenza
Si registra ancora una volta un crollo dell’affluenza alle urne nei seggi che si son chiusi ieri sera, 4 maggio, alle 22 per il rinnovo di sindaci, consigli comunali e circoscrizioni di 111 Comuni della provincia di Bolzano e 154 di quella di Trento. Nel Trentino l’affluenza si è attestata intorno al 54,5% contro l`oltre 64% delle precedenti elezioni (a Trento è sotto il 50%) mentre nella provincia di Bolzano ha di poco superato il 52% contro il 60% del 2020.
08:14 – Ianeselli: «Serietà e coraggio hanno premiato»
«Sono soddisfatto, perché una riconferma al primo turno in una città che sta vivendo dei cambiamenti grandi non è scontata». Lo ha detto Franco Ianeselli, rieletto sindaco di Trento come candidato del centrosinistra, a palazzo Geremia, parlando con i giornalisti. «Avendo parlato alla città e avendo dimostrato serietà e coraggio, credo che questo sia stato premiato».
07:44 – Anche Pergine al ballottaggio
Anche a Pergine si andrà al ballottaggio. Al primo turno davanti il candidato del centrodestra Marco Morelli (42,26%) che sfiderà Carlo Pintarelli (36,36%)
07:44 – Arco al ballottaggio
Sarà ballottaggio anche ad Arco: i risultati delle 10 sezioni scrutinate su 12 non lasciano dubbi. Tra due settimane si sfideranno quindi la candidata ambientalista Arianna Fiorio (al 35,45%) e quello del centrodestra Alessandro Amistadi (29,91%)
06:54 – Riva del Garda verso il ballottaggio
A Riva del Garda il candidato del centrosinistra Alessio Zanoni – al momento sono 11 su 13 le sezioni scrutinate – è al 48,52%. Segue Silvia Betta, Fratelli d’Italia e liste civiche, ferma al momento al 29,65%. A Riva si andrà quindi al ballottaggio.
04:59 – Ianeselli si conferma sindaco
Sono 91 su 98 le sezioni scrutinate a Trento. Franco Ianeselli, il primo cittadino uscente ricandidato dal centrosinistra, è al 54,38%. Un dato che mette il suo risultato in cassaforte: è di nuovo sindaco di Trento. Dietro, con il 26,85% la candidata del centrodestra Ilaria Goio. Al terzo posto Giulia Bortolotti, alla guida della coalizione formata da Onda, Rifondazione comunista e Movimento 5Stelle
04:55 – Ianeselli (centrosinistra) vede la vittoria (e il suo bis da sindaco)
Con il 54,8% devi voti e 82 sezioni su 94 scrutinate, il sindaco uscente Franco Ianeselli (centrosinistra) vede la vittoria al primo turno e la riconferma a primo cittadino.
02:01 – Trento: con 31 sezioni scrutinate Ianeselli sempre avanti
Con poco meno di un terzo delle sezioni scrutinate (31 su 98), il candidato del centrosinistra Franco Ianeselli, allunga sulla principale sfidante, Ilaria Goio. La candidata di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia è ferma al 26,5% mentre l’ex segretario provinciale della Cgil è sopra il 54%. Se questo andamento dovesse proseguire Ianeselli sarebbe confermato sindaco senza passare dal ballottaggio.
01:4 – Sfida serrata a Pergine: candidati verso il ballottaggio
Con 5 sezioni scrutinate su 21, a Pergine è in vantaggio Marco Morelli, appoggiato da una larga coalizione di centrodestra. Carlo Pintarelli (sostenuto dal sindaco uscente Roberto Oss Emer) è il primo inseguitore e potrebbe raggiungere il ballottaggio. Terzo il candidato del centrosinistra Frisanco Alberto
01:43 – Trento: dopo 20 sezioni Ianeselli oltre il 50%
Con una ventina di sezioni scrutinate Franco Ianeselli (centrosinistra) mantiene il suo vantaggio. Se questo andamento fosse confermato l’ex sindacalista della Cgil sarà confermato sindaco senza passare dal ballottaggio. Nel frattempo, Ilaria Goio (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) scende sotto il 27%.
01:20< – Trento: Ianeselli in testa con il 53%
Mentre lo spoglio dei voti è ancora in corso, a Trento Franco Ianeselli (centrosinistra) è in netto vantaggio ma non è ancora chiaro se dovrà affrontare il secondo turno. Con 17 sezioni scrutinate su 98, l’ex segretario provinciale della Cgil è in testa con il 53% dei consensi. La principale sfidante, Ilaria Goio (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) è attorno al 27%. L’eventuale ballottaggio si terrà domenica 18 maggio.
01:20 – Riva del Garda: avanti il centrosinistra
Secondo i primi risultati, ancora parziali, a Riva del Garda il centrosinistra di Alessio Zanoni è in testa, molto vicino al 50%. Silvia Betta (Partito Autonomista e Fratelli d’Italia) insegue con circa il 30% dei consensi, più staccati gli altri candidati.
00:45 – I primi 84 sindaci eletti al primo turno
Si tratta dei sindaci che non avevano avversari e pertanto dovevano «soltanto» superare il quorum di affluenza: Aldeno (Cramerotti Alida); Baselga di Piné (Santuari Alessandro); Folgaria (Rech Michael); Mezzocorona (Hauser Mattia); Predaia (Cova Giuliana); San Giovanni di Fassa (Florian Giulio); Storo (Zontini Nicola); Albiano (Gilli Maurizio); Altavalle (Paolazzi Matteo); Amblar-Don (Paolazzi Matteo); Andalo (Bottamedi Eleonora); Bedollo (Paolazzi Matteo); Besenello (Paolazzi Matteo); Bleggio Superiore (Paolazzi Matteo); Bocenago (Fantato Maurizio); Bondone (Cimarolli Chiara); Borgo d’Anaunia (Paolazzi Matteo); Borgo Lares (Marchetti Giorgio); Bresimo (Dalla Torre Ivo); Caldes (Maini Antonio); Calliano (Conci Lorenzo); Campitello di Fassa (Bernard Alessandro); Canal San Bovo (Rattin Bortolo); Castel Condino (Bagozzi Stefano); Castello Tesino (Muraro Lucio); Castello-Molina di Fiemme (Larger Marco); Cavareno (Zini Luca); Cavedago (Viola Corrado); Cavizzana (Rizzi Gianni); Cembra Lisignago (Ferrazza Alessandra); Cinte Tesino (Ceccato Leonardo); Comano Terme (Zambotti Fabio); Croviana (Valorz Gianluca); Dambel (Pollo Andrea); Denno (Vielmetti Paolo); Fierozzo (Moltrer Lorenzo); Frassilongo (Puecher Luca); Giovo (Dalvit Riccardo); Giustino (Cosi Manuel); Grigno (Voltolini Claudio); Livo (Zanotelli Willi); Malé (Cunaccia Barbara); Massimeno (Masè Norman); Mezzana (Redolfi Giacomo); Mezzano (Orsingher Ivano); Moena (Kostner Alberto); Nogaredo (Scerbo Alberto); Nomi (Riolfatti Alessandro); Novaledo (Margon Diego); Palù del Fersina (Moar Franco); Panchià (Varesco Gianfranco); Pellizzano (Tomaselli Francesca); Pelugo (Chiodega Paola); Pieve Tesino (Nervo Oscar); Pomarolo (Fasanelli Massimo); Porte di Rendena (Pellegrini Enrico); Rabbi (Cicolini Lorenzo); Ronchi Valsugana (Ganarin Federico Maria); Roverè Della Luna (Preghenella Germano); Ruffrè-Mendola (Seppi Donato); Rumo (Noletti Michela); Sagron (Mis Depaoli Marco); Samone (Zanghellini Sergio); San Lorenzo Dorsino (Rigotti Ilaria); Sant’Orsola Terme (Fontanari Andrea); Sarnonico (Abram Emanuela); Segonzano (Benedetti Grazia); Sella Giudicarie (Bazzoli Franco); Sfruz (Biasi Andrea); Soraga Di Fassa (Pederiva Valerio); Spiazzo (Lorenzi Sergio); Sporminore (Giovannini Diego); Stenico (Failoni Mirko); Strembo (Gritti Manuel Dino); Telve di sopra (Bonella Giampaolo); Tenno (Marocchi Giuliano); Terzolas (Pedergnana Luciana); Ton (Battan Ivan); Torcegno (Campestrin Daniela); Tre Ville (Leonardi Matteo); Valdaone (Bontempelli Giorgio); Valfloriana (Tonini Michele); Ville di Fiemme (Gianmoena Paride); Ziano di Fiemme (Vanzetta Fabio).
00:30 – Trento, i primi dati dalle sezioni
Le prime due sezioni scrutinate del Comune di Trento: al momento i voti non sono sufficienti per avere un quadro indicativo del risultato. Lo scrutinio procede a rilento.
00:13 – A Bolzano si va verso il ballottaggio
A Bolzano il candidato sindaco del centrodestra Claudio Corrarati è in testa. Dopo 12 di 80 sezioni scrutinate, l’ex presidente del Cna è al 32,96%, mentre il suo rivale del centrosinistra, l’assessore uscente Juri Andriollo è al 27,81%. Per il ballottaggio tra due settimane Corrarati deve comunque incassare il sostegno della Svp. Il candidato della Svp Stephan Konder attualmente è in terza posizione (18,46%), seguito dall’assessore regionale Angelo Gennarcaro (La Civica) al 12,30%.
23:45 – Cimone non supera il quorum: verrà commissariato
Mauro Banal non è riuscito a raggiungere il quorum del 40%, pertanto il Comune di Cimone sarà commissariato, aggiungendosi ai tre dove non si è presentata nemmeno una lista (Madruzzo, Capriana e Luserna). A Cimone l’affluenza si è fermata appena al 28,02% (nel 2020 era stata del 56%).
23:11 – Bolzano: affluenza in netto calo
È in netto calo l’affluenza alle elezioni comunali in Trentino Alto Adige, terminate alle ore 22 in 265 Comuni. A Bolzano si è recato alle urne il 52,16% degli elettori, mentre nel 2020, quando però si votò su due giorni, fu il 60,65%, ovvero l’8,49% in più rispetto ad oggi. Mancano ancora i dati complessivi per le due Province, ma il trend è lo stesso. Cinque anni fa in Alto Adige si recò alle urne il 65% degli elettori e in Trentino il 61%.
22:45 – I comuni dove non è stato superato il quorum
Attesa per capire quali saranno i comuni dove non sarà raggiunto il quorum e che rischiano il commissariamento.
22:30 – Altri sindaci eletti nei piccoli comuni
Tre i comuni sopra i 5.000 abitanti con un solo candidato e che hanno superato il quorum del 50% ci sono Aldeno (Cramerotti Alida), Baselga di Piné (Santuari Alessandro), Folgaria (Rech Michael), Mezzocorona (Hauser Mattia), San Giovanni di Fassa (Florian Giulio)
22:15 – I primi sindaci eletti nei piccoli comuni
Nei Comuni sotto i 3.000 abitanti con un solo candidato era sufficiente superare il quorum del 40%: 24 sindaci ce l’hanno già fatta. Ecco chi sono: 1. Andalo (Bottamedi Eleonora), Bocenago (Fantato Maurizio), Bondone (Cimarolli Chiara), Bresimo (Dalla Torre Ivo), Campitello di Fassa (Bernard Alessandro), Cavedago (Viola Corrado), Cavizzana (Rizzi Gianni), Cinte Tesino (Ceccato Leonardo), Croviana (Valorz Gianluca), Fierozzo (Moltrer Lorenzo), Frassilongo (Puecher Luca), Giustino (Cosi Manuel), Livo (Zanotelli Willi), Massimeno (Masè Norman), Mezzana (Redolfi Giacomo), Mezzano (Orsingher Ivano), Palù del Fersina (Moar Franco), Pellizzano (Tomaselli Francesca), Pieve Tesino (Nervo Oscar), Rabbi (Cicolini Lorenzo), Ruffrè-Mendola (Seppi Donato), San Lorenzo Dorsino (Rigotti Ilaria), Terzolas (Pedergnana Luciana), Valfloriana (Tonini Michele).
22:00 – Seggi chiusi in tutto il Trentino Alto Adige: inizia lo spoglio
Unre chiuse in tutto il Trentino Alto Adige dove i seggi sono stati aperti dalle 7 di domenica. Lo spoglio delle schede inizierà subito: sono stati chiamati alle urne gli elettori di 111 Comuni nella Provincia autonoma di Bolzano e di 154 in quella di Trento. La partita più importante si gioca nei due capoluoghi. L’eventuale ballottaggio è previsto per il 18 maggio.
21:16 – Affluenza in calo nelle due Province
Affluenza alle urne in calo per le elezioni comunali in Trentino Alto Adige. Nella provincia di Bolzano alle 17 sono andati a votare il 41,5% degli aventi diritto, oltre l’8% in meno rispetto all’ultima tornata. A Bolzano città si segna un crollo di quasi il 10% dell’affluenza: il 35,4% contro il 45,2% del 2020.
In flessione anche l’affluenza alle Comunali in Trentino, dove alle 17 si è recato alle urne il 36,19% contro il 49,42% registrato alla stessa ora nelle precedenti elezioni. A Trento ha votato il 31,68% contro il 45,25% della precedente tornata elettorale.
Affluenza in Trentino: alle 17 ha votato il 36, 19 per cento
Alle ore 17 in Trentino l’affluenza alle urne è del 36,19%, con 151.948 votanti che si sono espressi sui 431.905 aventi diritto. Il dato è in linea con quello delle precedenti elezioni, in cui si era votato su due giorni e con il
rilevamento effettuato alle 19, quando la percentuale di votanti
fu pari al 35,98%.
Segnali di unità
Oltre alle spaccature, il centrodestra rivela anche segnali di unità, ed è lì che preme per riconfermarsi o per strappare qualche poltrona agli sfidanti. È il caso di Pergine, dove Lega, FdI e Patt puntano a portare sulla poltrona più importante del Comune — finora occupata da Roberto Oss Emer — Marco Morelli. O Arco, dove il fronte è compatto a favore del Alessandro Amistadi. E non è un caso che proprio Pergine e Arco siano state tappe delle visite trentine del leader del Carroccio. Salito anche a Baselga di Pinè, dove addirittura le liste di Lega e FdI si sono fuse in un’unica formazione a sostegno di Alessandro Santuari (unico candidato sindaco: per lui quorum al 50%). L’ultima particolarità si registra a Lavis. Dove il Patt sta con il centrosinistra a favore del candidato sindaco Luca Paolazzi.
Un nuovo metodo
Cinque anni fa, di questi tempi, ci trovavamo in un incubo chiamato pandemia. Stavamo facendo i conti con una realtà totalmente sconosciuta, con familiari e amici sofferenti oppure vinti dal Covid. Si girava con le mascherine e distanziati, c’erano da rispettare le zone colorate, si gridavano dai poggioli slogan tipo «Andrà tutto bene», si cantava l’inno di Mameli per cercare un appiglio identitario che molti manco sapevano cosa fosse. E si aveva paura del vicino di casa che tossiva. L’angoscia aveva ormai catturato la nostra quotidianità. Bene, in un simile contesto avrebbero dovuto tenersi le elezioni comunali. Si decise di rinviare il tutto da maggio a settembre sperando in una ritrovata normalità. Altro che normalità, quell’appuntamento elettorale assorbì il nostro nuovo modo di vivere. Così ci presentammo ai seggi con le mascherine, obbligati al distanziamento sociale. Vinse Franco Ianeselli, fino a pochi mesi prima segretario della Cgil. Una vittoria limpida su Andrea Merler del centrodestra. Un’affermazione che maturò in un contesto drammatico, dominato dal Coronavirus. Essere quindi sindaco di una città che aveva pagato, come del resto la maggior parte delle città italiane, un alto contributo alla pandemia era una prospettiva da fare tremare i polsi. Il primo anno di governo se ne andò nella gestione della pandemia e di tutto ciò che tale malattia si portava dietro. Lentamente la città lasciò alle spalle la fase emergenziale. Così l’amministrazione Ianeselli che potè dare seguito al suo programma. Oggi il sindaco uscente si presenta agli elettori chiedendo un giudizio su quanto fatto nel post-Covid. E lo fa supportato da una coalizione — che certamente ha perso il Patt e qualche pezzo come Bortolotti e Geat (diventati poi sfidanti dello stesso Ianeselli) — ma che ha deciso di marciare compatta sin dall’inizio a fronte di un centrodestra che alla fine non è riuscito a offrire un’immagine unitaria, della serie «uno per tutti, tutti per uno».
Centrodestra diviso a Riva del Garda
Trento non è l’unico comune dove il centrodestra ha mostrato delle crepe. Anche a Riva del Garda la coalizione non è riuscita a mantenere l’unità, complice anche il coinvolgimento della sindaca Cristina Santi nell’inchiesta «Romeo». Qui la Lega e Forza Italia spingono il candidato sindaco Carlo Modena, mentre Fratelli d’Italia, La Civica e il Patt Silvia Betta. Anche a Mori il fronte è frammentato, con i meloniani pronti alla corsa in solitaria con la candidata sindaca Paola Depretto e la Lega, insieme al Patt, a sostegno di Nicola Mazzucchi.
(Marika Giovannini)
Ianeselli punta al bis
Occhi puntati sul capoluogo. Dove il sindaco uscente Franco Ianeselli punta al bis con una coalizione di centrosinistra autonomista composta da sei liste. Nel 2020 il primo cittadino attuale aveva sbaragliato la concorrenza (primo fra tutti il candidato di centrodestra Andrea Merler) con un 54% che aveva chiuso subito la partita. Anche questa volta l’obiettivo è lo stesso: vincere ed evitare il ballottaggio (che sarebbe, nel caso, il 18 maggio), con il Pd che punta a rimanere il primo partito nella coalizione e in città. A scommettere sul ballottaggio sono invece gli sfidanti: Giulia Bortolotti (sostenuta da Onda, 5 Stelle e Rifondazione comunista), Simonetta Gabrielli (Democrazia sovrana popolare), Claudio Geat (Generazione Trento). Oltre ai due candidati di un centrodestra autonomista che dopo molte polemiche in città si presenta diviso: da un lato i partiti nazionali con Ilaria Goio, dall’altro i movimenti territoriali e autonomisti con Andrea Demarchi (e un’unica lista: Prima Trento). Come al solito, il governatore Maurizio Fugatti si è tenuto alla finestra, cercando di essere più defilato possibile (anche se al comizio del leader della Lega Matteo Salvini non è potuto mancare). Ma è chiaro che a Trento, per la coalizione che guida la Provincia, si gioca una sfida nella sfida. Anzi, più sfide nella sfida: c’è la contrapposizione tra forze locali e partiti nazionali (con Demarchi che ha più volte preso le distanze dai rappresentanti romani), ma anche la lotta interna tra Fratelli d’Italia e Lega, pronti a «misurarsi» a suon di preferenze in vista della partita — ben più strategica, per la coalizione guidata da Fugatti — delle provinciali del 2028. (Marika Giovannini)
Comunali: alle 11 affluenza in calo a Trento
Il primo rilevamento, alle ore 11, dell’affluenza alle urne per le elezioni Comunali in Trentino Alto Adige segnala, rispetto a cinque anni fa, una situazione stabile a Bolzano e in netto calo a Trento. A Bolzano città ha votato il 14,21% degli aventi diritto contro il 14,68% del 2020, quando il rilevamento era stato alle ore 12, mentre a Trento il 12,43%, cioè 20 punti in meno rispetto a cinque anni fa. Nel capoluogo altoatesino la sfida è tra il candidato del centrodestra, Claudio Corrarati, e quello del centrosinistra, Juri Andriollo. Nei 111 Comuni dell’Alto Adige ha votato il 16,2% degli aventi diritto (il 15,2% cinque anni fa) e nei 154 del Trentino, il 14,97%. Seggi aperti fino alle 22, nella notte lo scrutinio.
Le precedenti elezioni
Cinque anni fa, il dato provinciale era stato incoraggiante: ad aver espresso il proprio voto era stato il 64% dei trentini, in linea con le tornate precedenti. Ma allora si era votato su due giorni — domenica e lunedì — mentre questa volta i seggi rimarranno aperti solo una giornata: si potrà votare infatti solo oggi, dalle 7 alle 22 (lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi). Al voto sono chiamati 431.910 cittadini: 213.533 maschi e 218.377 femmine. Che dovranno scegliere tra 254 candidati sindaco (di cui solo 43 donne), 355 liste e 5.705 candidati consiglieri. (Marika Giovannini)
La sfida del quorum
Dopo una campagna elettorale che ha fatto registrare qualche scintilla solo nelle battute finali, oggi il Trentino torna alle urne: i cittadini di 154 comuni (su 166) dovranno scegliere il sindaco e i consiglieri che li rappresenteranno per i prossimi cinque anni. Con una particolarità. Tutt’altro che positiva: in 85 territori, la scelta sarà limitata a un solo candidato sindaco (nel 2020 i comuni con un unico candidato erano 55). E dunque la sfida sarà contro il quorum: nei comuni sotto i 5mila abitanti le elezioni saranno valide se si recherà alle urne il 40% degli aventi diritto al voto, nei comuni sopra i 5mila abitanti la percentuale sale al 50%. I territori che non raggiungeranno queste cifre — non proprio scontate, considerato l’astensionismo in progressivo aumento a tutti i livelli — saranno commissariati fino alla prossima tornata elettorale. Un destino che è già toccato ai tre comuni che non hanno registrato alcun candidato sindaco: Luserna (dove era già al lavoro il commissario Nerio Giovanazzi), Madruzzo e Capriana (il municipio sarà guidato rispettivamente da Mariano Bosetti e Giuseppe Zorzi). In questi casi, un nuovo tentativo è già in agenda per il prossimo autunno. (Marika Giovannini)
Seggi aperti in Trentino
Si sono aperti alle ore 7 i seggi per le elezioni comunali in Trentino Alto Adige. Si vota fino alle ore 22. Sono chiamati alle urne gli elettori di 111 Comuni nella Provincia autonoma di Bolzano e di 154 in quella di Trento. La
partita più importante si gioca nei due capoluoghi. Lo scrutinio inizia,
subito dopo la chiusura dei seggi, ancora di notte. L’eventuale ballottaggio
è previsto per il 18 maggio. La grande incognita è l’affluenza. Nel 2020 in
Alto Adige si recò alle urne il 65% degli elettori e in Trentino il 61%.