30 Ottobre 2025
Javier Milei scaled Argentina

La Libertad avanza, partito del presidente, in netto vantaggio in quasi tutto il Paese. Due anni fa il trionfale insediamento alla Casa Rosada

L’Argentina scommette ancora su Javier Milei, consegnandogli un insperato trionfo alle elezioni legislative che ieri hanno rinnovato metà della Camera dei deputati (127 seggi su 257) e un terzo del Senato. Il partito del presidente, La Libertad Avanza, ha superato il 40 per cento dei voti a livello nazionale, vincendo la sfida con i peronisti di Fuerza Patria in quasi tutte le province – da Cordoba a Santa Fe, fino all’estremità meridionale della Terra del Fuoco – e rimontando perfino nella provincia di Buenos Aires, bastione della sinistra, dove a inizio settembre aveva perso con 14 punti di distacco le elezioni locali.  «Congratulazioni al presidente Javier Milei per la sua schiacciante vittoria in Argentina. Sta facendo un lavoro straordinario! La nostra fiducia in lui è stata giustificata dal popolo argentino», ha scritto Trump sul suo social network Truth.
Mai un’elezione di mid-term è stata seguita con tanta attenzione da Washington e dal mondo intero. La consultazione si è trasformata in un plebiscito sul governo ultraliberista di Milei, a due anni dal suo trionfale insediamento alla presidenza, sotto l’occhio vigile dell’«amico americano» Donald Trump, che nei giorni scorsi ha collegato il determinante sostegno finanziario degli Stati Uniti al successo del presidente: «Se non vince, ce ne andiamo».
I risultati sono arrivati nella notte italiana. La Libertad Avanza, che finora contava soltanto su 36 seggi al Congresso, non ha raggiunto quel 56% di voti con cui il paladino della motosega vinse il ballottaggio presidenziale nel 2023 ma ha evitato il temuto voltafaccia dei suoi elettori e ha inferto una nuova umiliazione ai peronisti di Fuerza Patria, fermi sotto il 25%.<
Da oggi Milei potrà contare su un sostegno parlamentare molto più solido. Secondo le prime proiezioni, la Libertad Avanza con i nuovi 64 deputati eletti supera un terzo dei seggi al Congresso e riuscirà così ad evitare che l’opposizione blocchi i veti presidenziali alle leggi che minacciano l’equilibrio di bilancio. «Non arrendetevi perché siamo a metà strada e siamo sulla strada giusta», ha detto Milei durante l’evento conclusivo della sua campagna nella città di Rosario. Sul fronte opposto, il peronista Axel Kicillof, governatore di Buenos Aires, ha definito «crudele» il programma di Milei.
Il governo è arrivato all’appuntamento con le urne in un momento di forte instabilità economico-finanziaria, aggravata dalla tensione valutaria e da un calo dei consumi interni. Decisivo il sostegno degli Usa, che hanno aperto una linea di credito da 20 miliardi di dollari, destinata al mercato del debito sovrano argentino, in aggiunta ad uno swap finanziari.

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A.N.D.E.
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