POLITICA
Fonte: La Stampa

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Prosegue il lavoro di Renzi per la formazione del nuovo governo. E Alfano apre

ROMA

Prima Silvio Berlusconi, poi Beppe Grillo. Proseguono a rit,mo serrato le consultazioni di Matteo Renzi per formare il nuovo governo. L’appuntamento più atteso è alle 13.45, con l’incontro in diretta streaming tra il premier in pectore e il leader del Movimento 5 Stelle.

 

Ieri la base del Movimento ha «sconfessato» i due leader votando per il sì al vertice con il segretario del Pd. L’ex comico e Gianroberto Casaleggio si erano infatti detti contrari a partecipare all’incontro: una consultazione «farsa» l’avevano definita nel pomeriggio. Proprio quando hanno lanciato un sondaggio in “corso d’opera” mentre i gruppi parlamentari del Movimento, riuniti in assemblea congiunta, si stavano dividendo a metà tra favorevoli e contrari ad incontrare Renzi. Il responso è arrivato sul filo di lana, ieri sera. La vittoria dei sì è stata di misura: i favorevoli sono infatti stati 20.843, i contrari 20.397. In totale hanno partecipato al sondaggio 41.240 “cittadini” su un totale di 85.408 aventi diritto.

 

Per ora Renzi ha incassato il no secco di Sel e della Lega. C’è stata la mezza apertura di Gal. E poi c’è stato il lungo chiarimento tra Matteo Renzi e Angelino Alfano. La “maratona-consultazioni” del premier incaricato si concluderà oggi, con Berlusconi e il Pd. Ed èstata inframmezzata da un primo “fuori onda”: l’incontro tra il premier incaricato e l’esponente della minoranza del Pd, Gianni Cuperlo che ha chiesto anticipazioni sul programma. Per ora, i “renziani” professano ottimismo: tutto procede come deve. Giovedì ci sarà la stretta sulla squadra di governo e, assicura il braccio destro del premier incaricato, Graziano Delrio, il governo sarà pronto «entro la settimana». Nichi Vendola ribadisce: Sel è «indisponibile a contribuire ad governo di larghe intese». Matteo Salvini invece chiarisce: è andato a “sentire” i programmi di Renzi ma resterà «dall’altra parte della barricata».

 

Il Nuovo Centrodestra, invece, tratta. Seguendo il suo filo conduttore: questo è un governo di coalizione; non un monocolore Pd. «È la stessa maggioranza che ha sostenuto Letta» sottolinea Angelino Alfano che tira un sospiro di sollievo dopo il No di Sel. «Il primo scoglio è superato» esulta, prima di mettere i suoi paletti: niente patrimoniale e niente giustizialisti alla Giustizia. Alfano chiede e incassa anche un confronto di maggioranza sui programmi, prima di dare il via alla fiducia. L’incontro si terrà domani e dovrebbe essere Graziano Delrio a rappresentare Renzi che ha acconsentito alla richiesta di Ncd, ma non parteciperà al “tavolo” programmatico. Dopo il confronto di ieri sera, sembra che si stiano facendo passi avanti. Un dato di fatto confermato anche dalle parole di Maurizio Lupi: «Si chiude sabato o domenica». Un aiuto potrebbe arrivare a Renzi anche da Gal che non teme di andare divisa al voto di fiducia considerato che «all’interno» del partito c’è una certa «dialettica».

 

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