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Fonte: La Stampa

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Fine della “tregua” di Ianukovich, un morto e dieci feriti negli scontri di oggi. Il presidente a colloquio con i ministri degli Esteri francese, tedesco e polacco

Ha riconquistato la piazza centrale di Kiev la folla di manifestanti antigovernativi che ieri aveva accettato la tregua con la polizia. Stamattina Maidan è tornata a trasformarsi in un campo di battaglia. Gli insorti – riportano i media locali – hanno fatto prigionieri una cinquantina di poliziotti e li hanno portati in un edificio occupato vicino al municipio di Kiev facendoli passare attraverso un corridoio umano di dimostranti antigovernativi. Deputati e impiegati – fa sapere l’agenzia Interfax – stanno evacuando il Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, per motivi di sicurezza.

 

Il presidente ucraino Viktor Ianukovich è in questo momento impegnato in un incontro con i ministri degli Esteri francese, tedesco e polacco. Lo ha detto Anna Gherman, una consigliera del capo di Stato ucraino, citata dall’agenzia Interfax.

 

Il bilancio di stamattina è già pesantissimo: a pochissime ore dalla tregua dichiarata dal presidente ucraino Ianukovich, ci sono almeno sette morti. I giornalisti del giornale locale ucraino Kyviv Post affermano di avere contato almeno 30 cadaveri, con ferite di arma da fuoco. Il presidente aveva chiesto una interruzione degli scontri per «fermare il bagno di sangue e stabilizzare la situazione», mossa giunta in serata dopo le aspre critiche dell’occidente e la minaccia di sanzioni da parte dell’Ue. Ieri il bilancio degli scontri era arrivato a 28 morti. Tra questi dieci poliziotti, un giornalista e due militanti del partito presidenziale, gli altri tredici dovrebbero invece essere manifestanti antigovernativi.

 

Alcuni atleti ucraini, come anche raccontato i nostri inviati sul liveblog da Sochi Insalata russa, hanno deciso di lasciare i Giochi invernali di Sochi per le violenze e i morti negli scontri a Kiev. «Alcuni di loro hanno deciso di ritornare a casa – dice il portavoce del comitato olimpico Mark Adams -, Sergei Bubka (presidente comitato olimpico ucraino, ndr) rispetta la loro decisione». Il Cio non ha reso noto chi e quanti atleti della delegazione ucraina (43 quelli presenti) hanno deciso di ritirarsi a tre giorni dalla chiusura.

 

Mosca si è schierata apertamente con le autorità ucraine denunciando un tentativo di «colpo di Stato» da parte delle forze estremiste della piazza ed esigendo dai leader dell’opposizione lo stop delle violenze. Una condanna nei «termini più forti» della deriva sanguinosa degli avvenimenti è quindi arrivata dal presidente americano Barack Obama, che ha avvisato che «ci saranno conseguenze se si oltrepasserà il segno». «Invito fortemente il governo ucraino ad astenersi da ulteriore violenza. Se i militari interverranno contro l’opposizione, i legami con la Nato saranno seriamente danneggiati», ha dichiarato il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen.

 

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