Non è chiaro quando e se il testo sarà portato al voto del Consiglio di Sicurezza e quindi votato

All’Onu c’è la bozza di risoluzione firmata dagli Usa sul conflitto fra Israele e Hamas. Il testo è stato chiuso giovedì pomeriggio. Secondo quanto scrive l’agenzia Reuters, che ha visionato il documento, la risoluzione parla di «inequivocabile sostegno agli sforzi diplomatici internazionali per stabilire un immediato e duraturo cessate il fuoco nell’ambito di un accordo che prevede il rilascio degli ostaggi e getta le basi per una pace più duratura per alleviare le sofferenze umanitarie».
Non c’è un riferimento alle sei settimane di cessate il fuoco, che è la linea attorno alla quale si muove la diplomazia americana da giorni. Non è chiaro quando e nemmeno se il testo sarà portato al voto del Consiglio di Sicurezza e quindi votato.
Gli inviati di Washington potrebbero infatti lavorare ulteriormente sul linguaggio della risoluzione o per introdurre un limite temporale o per rafforzare la parte in cui si condanna la responsabilità di Hamas negli attacchi. La Casa Bianca da settimane si oppone all’operazione di terra a Rafah, gli inviati di Biden hanno chiesto al governo israeliano di preparare un piano «credibile e praticabile» per i rifugiati al fine di evitare vittime civili una volta iniziata l’invasione. Secondo quanto riferito dagli statunitensi, al momento quel piano non è stato presentato. La risoluzione citerebbe proprio le preoccupazioni statunitensi per un’invasione che «provocherebbe ulteriore danni per i civili» e – si legge – «avrebbe ripercussioni sui Paesi vicini.
Comunque, il testo è un cambio di passo americano. In sede Onu, mai gli Usa avevano accettato di parlare di cessate il fuoco e soprattutto senza indicarne la «temporaneità».
Nei mesi scorsi l’America ha messo il veto a tre differenti bozze arrivate in Consiglio di Sicurezza, due delle quali chiedevano un «immediato cessate il fuoco».

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