Il capogruppo in consiglio comunale a Bologna,  con 55.324 preferenze, dietro solo alla Meloni: «Un risultato collettivo»

«Siamo molto, molto contenti». Stefano Cavedagna, capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune a Bologna, in tasca ha il biglietto per Bruxelles: terzo nella lista di Fratelli d’Italia con 55.324 preferenze dietro solo Giorgia Meloni (493.801, ma non vale) e la veneta Donazzan (63.250). Lungo la via Emilia si è piazzato nettamente secondo con 46.903 voti. A Bologna ne ha presi quasi 21mila. Così è diventato il primo europarlamentare emiliano di destra. «È un grande risultato, merito di tutto il nostro gruppo dirigente — racconta —. In primis al viceministro Galeazzo Bignami e al senatore Marco Lisei».

Insomma, tutto il gruppo che arriva dalla vecchia Azione giovani.
«Beh si, è un risultato collettivo. Io ho iniziato a fare il militante 18 anni fa».

Sorpreso dal numero di preferenze?

«Sorpreso è una parola grossa, diciamo che abbiamo avuto un risultato molto positivo»

Qual è stato il segreto?
«Nessuno, come sempre siamo stati in mezzo alla gente, abbiamo organizzato tantissime iniziative. Conta molto il passaparola».

In che senso?
«Se in un piccolo comune dove il partito ha una struttura c’è qualcuno che diffonde il tuo nome sei già a buon punto. Per questo dico che è un risultato collettivo, frutto della serietà e del radicamento sul territorio. La cifra del risultato è il gruppo, la qualità dei referenti nelle comunità».

Quali saranno le prime iniziative in Europa?
«Noi ci siamo presentati con l’obbiettivo di difendere le istanze locali: proporremo di rivedere la normativa sulle auto elettriche, vogliamo tutelare i nostri prodotti tipici. E poi vorrei che ci fosse un museo Marconi a Bruxelles».

Intanto ha già bisticciato con il sindaco Lepore: dice che FdI in termini assoluti ha perso voti
«La matematica non è un’opinione. Fdi ha vinto, Lepore se ne faccia una ragione. Invece che fare lo stratega si occupi dei problemi di Bologna che sono tanti».


La sua analisi del voto

«Un grande risultato che conferma il buon governo di FdI e la linea di Giorgia Meloni. Avevamo detto ci sarebbe bastato un voto in più rispetto alle Politiche è andata pure meglio».

E le Regionali?

«Sono un’altra partita, gli elettori sanno che sono due partite diverse. Il centrodestra è forte anche qui».

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