In caso di emergenza gas, i governi adotteranno tutte le misure necessarie a garantire le forniture ai clienti protetti dello Stato richiedente

Sostegno reciproco tra Italia, Germania e Svizzera in caso di emergenza sul fronte delle forniture gas. È questo l’obiettivo di fondo della duplice intesa sottoscritta oggi, martedì 19 marzo, dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica,Gilberto Pichetto Fratin, a margine del Berlin Energy Transition Dialogue (Betd) di scena a Berlino e con al centro il confronto tra gli Stati sulle mosse da mettere in campo per accelerare il raggiungimento degli obiettivi climatici concordati a livello internazionale.

L’accordo bilaterale con la Germania
Il ministro Pichetto ha siglato un accordo bilaterale con il vice cancelliere e ministro dell’Economia e della Protezione climatica della Repubblica Federale di Germania, Robert Habeck, che disciplina gli aspetti tecnici, legali e finanziari dell’attivazione del meccanismo di solidarietà per la fornitura di gas naturale tra Stati membri, previsto dall’articolo 13 del Regolamento (UE) 2017/1938 e dalle Raccomandazioni (UE) 2018/177 della Commissione del 2 febbraio 2018.

Come funziona il meccanismo di solidarietà
In base all’ accordo l’Italia, attraverso il Mase, e la Germania, con il ministero Federale per gli affari economici e il clima, si impegnano ad attivare, in caso di emergenza, tutte le misure necessarie, di mercato e non, al fine di provvedere all’approvvigionamento di gas naturale dei clienti protetti della parte richiedente, nel rispetto delle norme di sicurezza tecnica del sistema gas di ciascuna parte. L’accordo è stato elaborato negli ultimi due anni riflettendo i dettami europei e le specificità tecniche del proprio sistema gas e dell’interconnessione con la Germania.

L’addendum con la Svizzera
In allegato all’intesa tra i due Paesi, è stato poi sottoscritto un addendum trilaterale tra Italia, Germania e Svizzera. Quest’ultima, infatti, in concomitanza con la fine dei negoziati per l’accordo con la Germania, ha chiesto di firmare un accordo di solidarietà trilaterale, anche a valle della sottoscrizione della dichiarazione congiunta siglata lo scorso luglio e volta ad aumentare il livello di sicurezza di entrambi i Paesi in situazioni di grave crisi. La Svizzera, vale la pena di ricordarlo è attraversata dal metanodotto che collega Italia e Germania (Transitgas).

Pichetto: è un tassello del quadro Ue di sicurezza energetica
«Siamo molto soddisfatti di firmare questo accordo che è uno degli obiettivi concreti indicati dal piano di azione italo-tedesco sottoscritto ad ottobre dai nostri due capi di governo. Al tempo stesso è un tassello del quadro europeo di sicurezza energetica e di risposta alla crisi derivata dall’aggressione russa all’Ucraina – ha commentato il ministro Pichetto Fratin -. Questo accordo prevede misure di extrema ratio, con meccanismi di compensazione e di rispetto dei limiti dei sistemi di trasporto del gas, da attuare una volta esaurite le misure disponibili a livello nazionale, nel caso uno dei Paesi sia colpito da una grave crisi».

Il ministro: occorre lavorare sulla prevenzione
Il ministro si è detto poi convinto «che l’impegno maggiore che Italia, Germania e gli altri paesi europei devono mettere in campo è quello per prevenire che si creino le condizioni stesse per l’attivazione di questi accordi. È quanto abbiamo fatto a Bruxelles quando l’Italia ha promosso il price cap. Ed è quanto faremo tra poco con il ministro Habeck quando parleremo di rafforzare le infrastrutture energetiche per aumentare la sicurezza dei nostri cittadini e dei nostri sistemi produttivi. Mi fa inoltre piacere che si sia riusciti a trovare una intesa per includere in questo schema gli amici svizzeri, con uno strumento teso da aumentare il livello di sicurezza energetica dei nostri Paesi».

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